Imbroglio inglese, i turisti in Spagna fingono intossicazione alimentare e… vacanza gratis

di redazione Blitz
Pubblicato il 3 Marzo 2017 - 14:06 OLTRE 6 MESI FA
Truffa inglese, i turisti in Spagna fingono intossicazione alimentare e... vacanza gratis

Truffa inglese, i turisti in Spagna fingono intossicazione alimentare e… vacanza gratis

LONDRA – Una misteriosa sindrome sta colpendo i turisti inglesi in Spagna: tutti colti da intossicazioni alimentari, ma la salute non c’entra un bel niente. La colpa è di una legge entrata in vigore due anni fa nel Regno Unito che obbliga i tour operator a rimborsare i consumatori colti da disavventure in vacanza, senza spese legali e senza prove effettive del malore patito. Così lo stomaco dei turisti inglesi si è improvvisamente indebolito e a migliaia hanno potuto fare le vacanze gratis.

In un anno i reclami sono aumentati del 600 per cento: basta uno scontrino della farmacia o una diagnosi al telefono dal medico contattato in madrepatria. I tour operator, per non incorrere in fastidiose beghe legali, accettano tutti i reclami e poi si rifanno sugli hotel. Morale della favola: a pagare il conto sono gli stessi albergatori. Solo a Maiorca si registrano perdite per 50 milioni. Lo stesso accade alle Canarie e in Andalusia.

Ma non è solo una cattiva moda diffusa tra i turisti: attorno alla truffa del secolo sono sorte vere e proprie organizzazioni, studi legali che offrono consulenza gratuita ai malati immaginari, gruppi su Facebook che danno indicazioni su come presentare i reclami. Ci sono persino i botteghini all’uscita dell’hotel con i fac-simile del reclamo già pronti da compilare.

Jorge Marichal, presidente dell’associazione di albergatori a Tenerife confessa al quotidiano la Stampa: “Non sappiamo più come fare, non ci possiamo rifiutare di pagare, perché i tour operator trattengono le quote. Ci sono casi assurdi, consideri che presentando uno scontrino di un farmaco un turista ha ottenuto tremila euro. Un hotel a 4 stelle della zona ha dovuto sborsare 300 mila euro”.

Come spesso accade, alla lunga a pagare il prezzo più alto sono sempre gli onesti. Motivo? “L’unica cosa che possiamo fare è alzare i prezzi per tutelarci”. C’è pure chi sta pensando di vietare l’ingresso agli inglesi: ma i numeri sono contro, 2,3 milioni di turisti solo nel 2016, sarebbe un prezzo troppo alto da pagare.