Uccisa a 1.000 km da casa, delitto fa scoprire doppia vita

di Redazione Blitz
Pubblicato il 19 Febbraio 2016 - 06:40 OLTRE 6 MESI FA

LONDRA – Uccisa a 1.000 km da casa, il delitto fa scoprire la doppia vita di una donna, trovata brutalmente assassinata in un appartamento in affitto ad Aberdeen, in Scozia, a mille chilometri di distanza dalla casa di Londra che condivideva con il giovane figlio.

Jessica McGraa, 36 anni, di origini nigeriane, aveva raccontato agli amici che per provvedere al mantenimento del figlio lavorava come stripper; in realtà, era una prostituta da 250 euro l’ora che viaggiava su e giù per il Regno Unito per offrire i suoi servizi. La donna, che lasciava il figlio da solo nella loro casa di Londra mentre si spostava in lungo e in largo per il Paese, è stata uccisa ad Aberdeen e dopo il ritrovamento del suo corpo è stato aperto un caso per omicidio.

La polizia ha arrestato un uomo di 25 anni, accusato di averla uccisa. I parenti della McGraa non hanno rilasciato dichiarazioni in quanto ancora troppo sconvolti e anche gli amici hanno espresso il loro shock con la scoperta della doppia vita della donna. Uno di loro ha detto:

“Pensavo fosse una ballerina di lap dance, non avevo idea di quello che stesse accadendo ma questo non cambia la mia opinione su di lei”.

McGraa promuoveva i suoi servizi sotto i nomi di Ebony Bianca, Kelly West e B Bianca e offriva “esperienze da capogiro”. Stando a quanto dice il sito Adult Work si faceva pagare fino a 2.500 euro a notte e accettava prenotazioni da uomini, donne e coppie. Descriveva se stessa come “classica, sofisticata, sporcacciona, arrapata e sexy”. Sul sito ci sono foto di lei in topless con la faccia oscurata:

“Il mio volto è coperto per proteggere la privacy perché sono molto discreta. ho un lavoro regolare e una vita privata, siate educati quando chiamate”.

La sua pagina Facebook era piena di foto con il figlio che descriveva come “l’amore della mia vita”. In un post del 2014, scriveva:

“Nessuno di noi dovrebbe morire insoddisfatto, tutti dovremmo lasciare un segno in questo mondo”.