Ucraina, donne schiavizzate e bambini torturati: l’orrore a Bucha e in altri territori abbandonati dai russi

A Bucha e negli altri territori occupati dai russi ed ora abbandonati, si scopre l'orrore. Bambini torturati, donne schiavizzate, civili uccisi come fosse un safari. Cadaveri in strada sbranati dai cani.

di redazione Blitz
Pubblicato il 5 Aprile 2022 - 14:30 OLTRE 6 MESI FA
bucha fosse comuni

Bucha, fosse comuni (foto Ansa)

Donne schiavizzate, ciili uccisi come fosse un safari, bambini torturati. E’ questo l’orrore scoperto a Bucha, la città dell’Ucraina che dista pochi chilometri da Kiev occupata ( e poi abbandonata) dai russi in ripiegamento, ed anche negli altri terrotori occupati dai russi.  

Ucraina, a Bucha donne schiavizzate dai soldati russi

“In questo mese di occupazione i russi hanno preso alcune donne, sui trent’anni, e le hanno portate nel loro quartier generale qui a Bucha, facendole schiave. A loro serviva che cucinassero e facessero tutto ciò che veniva loro ordinato”. A riferirlo all’Ansa è Alina, una testimone che vive a Bucha. E 

Ucraina: numerosi casi di tortura di massa, coinvolti anche bambini

“Numerosi casi di tortura di civili si registrano nei territori liberati dagli occupanti razzisti”. A denunciarlo è il difensore civico ucraino Lyudmila Denisova su Telegram: “Bambini di meno di 10 anni uccisi con segni di stupro e tortura sono stati trovati nella città di Irpin”, aggiunge. 

“Nella regione di Kiev, il ‘campo per bambini di Prolisok’ ha ospitato per tre settimane la base di un’unità dell’esercito razzista. Nel seminterrato sono stati trovati cinque cadaveri di uomini con le mani legate dietro la schiena. Sono stati torturati e poi uccisi a sangue freddo. Una delle vittime aveva il cranio schiacciato”, aggiunge.

A Bucha l’orrore è stato documentato a tutto il mondo. Tamara, una testimone, racconta quello che è accaduto nel villaggio: “L’orrore è cominciato il pomeriggio del 4 marzo, quando una ventina di tank russi hanno attraversato questa strada incolonnati e hanno cominciato a sparare con i kalashnikov all’impazzata sulle nostre case e sulle macchine che incrociavano, schiacciandole. Non evacuavano, sparavano. E con alcuni tank hanno sfondato le case”.

Questa testimonianza è invece del prete dela chiesa ortodossa sempre di Bucha: “Dal 10 marzo arrivano decine di corpi a tutte le ore ogni giorno. Finora ne ho contati 68: donne, uomini, bambini, molti non identificabili per i colpi inferti ai loro corpi martoriati. I parenti delle vittime possono venire qui solo adesso perché prima i soldati russi non lo permettevano”.

Bucha, il sindaco: “Cittadini uccisi come fosse un safari”

“Non pensavo che la mia gente sarebbe stata uccisa per divertimento o per rabbia. I russi hanno sparato a tutto ciò che si muoveva: passanti, persone in bicicletta, alle auto con la scritta ‘bambini’. Bucha è la vendetta dei russi alla resistenza ucraina”. 

A dirlo al Corriere della Sera è il sindaco di Buhca Anatoly Fedoruk. “A Mosca dicono che sono immagini false? Che vengano qui di persona a vedere di chi sono le armi, di chi sono le mani, da quanti giorni i corpi giacciono nelle strade”.

Queste immagini “non le scorderò mai. Hanno trasformato intere parti della città in un campo di concentramento. Le persone sono state chiuse negli scantinati per settimane, senza acqua e cibo. Chi usciva a cercarne veniva ucciso”. “Cosa fa più arrabbiare? Il cinismo”, risponde il sindaco. “Questo è il secondo esercito al mondo, dei professionisti. Ma siccome non sono riusciti nell’operazione militare, hanno organizzato un ‘safari’ sui civili”.

“Cani mangiavano i cadaveri in strada” 

E sempre a Bucha si sono viste delle scene “agghiaccianti” e “apocalittiche” che vengono descritte oggi dai media britannici. Il Sun riporta la notizia di cani affamati che divoravano i cadaveri in decomposizione lasciati lungo le strade del centro devastato dai combattimenti. Anche per questa ragione, una volta arrivate le truppe ucraine si è dovuto procedere rapidamente alla sepoltura delle vittime. Si parla anche di corpi gettati nelle fognature, di uomini, donne e bambini senza vita che prima di essere uccisi con un proiettile alla testa o al torace erano stati ammanettati, e di donne e minori violentati e poi assassinati.

Il Daily Telegraph descrive alcuni veicoli di civili crivellati di colpi: fra questi un’auto macchiata di sangue e quindi colpita nonostante ci fosse la scritta “bambini” in ucraino per evitare che fosse presa di mira. L’inviato del giornale racconta del personale ucraino che ha avuto il difficile compito di spostare decine di corpi dalle strade, muovendosi con cautela per paura di trovare delle trappole esplosive.