Ucraina, iniziata offensiva su Donbass, Zelensky: “A Mariupol decine migliaia di morti”. E Kadyrov minaccia: “Prenderemo Kiev”

L'offensiva sul Donbass è iniziata. Zelensky parla al Parlamento della Corea del Sud e dice: "A Mariupol decine di morti". Leader ceceno Kadyrov intanto minaccia: "Prenderemo Kiev".

di redazione Blitz
Pubblicato il 11 Aprile 2022 - 12:11 OLTRE 6 MESI FA

Ucraina, iniziata l’offensiva sul Donbass, Zelensky: “A Mariupol decine di morti”. Leader ceceno Kadyrov minaccia: “Prenderemo Kiev” (foto Ansa)

L’offensiva finale della Russia nella regione orientale del Donbass “è già iniziata”. Lo afferma sulle tv ucraine, come riporta Cnn, Vadym Denysenko, consigliere del ministro dell’Interno ucraino. 

“I russi stanno accumulando le loro forze”, ha detto Denysenko. “Sì, non ci sono ancora le grandi battaglie di cui si parla tanto negli ultimi giorni. Ma in generale potremmo dire che l’offensiva è già iniziata”. Denysenko ha segnalato esplosioni durante la notte nella regione di Dnipro e detto che anche il bombardamento di Kharkiv, la seconda città più grande dell’Ucraina, è continuato.

E mentre l’offensiva comincia arriva una dichiarazione molto netta e dura di Ramzan Kadyrov, il capo della repubblica russa della Cecenia e comandante delle milizie cecene impegnate nella guerra in Ucraina: “Prenderemo Kiev e tutte le altre città dell’Ucraina”. 

A Mariupol decine di morti e rischio bombe al fosforo

Zelensky, parlando davanti al Parlamento della Corea del Sud, come riferisce Ukriform fornisce un dato inquietante: “A Mariupol decine di migliaia di morti”. Il presidente ucraino ha osservato che nel Donetsk la situazione peggiore è a Mariupol, poiché la città è stata bloccata dalle truppe russe dal primo marzo: “Mariupol è distrutta. Ci sono decine di migliaia di morti, ma anche così i russi non fermano l’offensiva. Vogliono fare di Mariupol una città evanescente”.

E a Mariupol c’è anche il rischio dell’utilizzo di bombe al fosforo: “Un precedente utilizzo da parte dell’esercito russo di munizioni al fosforo nella regione di Donetsk accresce la possibilità di un loro futuro utilizzo a Mariupol  qualora si intensifichi la battaglia per la città”. A dirlo è il Ministero della Difesa britannico nel bollettino dell’intelligence. “I bombardamenti russi sono continuati nelle regioni di Donetsk e Lugansk, con le forze ucraine che respingono molti attacchi”, aggiunge l’intelligence, aggiungendo che la scelta russa di continuare ad affidarsi a “bombe non guidate” accresce fortemente il rischio di ulteriori vittime tra i civili.

Zelensky cita Bucha e Kramartorsk: “Russia ha perso la connessione con la realtà”

La Russia ha “perso la connessione con la realtà fino al punto di accusare noi di aver commesso quello che le truppe russe hanno ovviamente fatto”, ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un video notturno, citando quanto accaduto a Bucha e Kramatorsk. “Tutto questo viene dalla codardia. Quando cresce la codardia diventa una catastrofe. Quando le persone non hanno il coraggio di ammettere i propri errori, scusarsi, adattarsi alla realtà, imparare, diventano mostri. E quando il mondo lo ignora, i mostri decidono che il mondo si debba adattare a loro”, aggiunge. Zelensky sottolinea che “l’Ucraina fermerà tutto questo. Niente aiuterà la codardia russa. Arriverà il giorno in cui dovranno ammettere tutto, ammettere la verità”.

Mine a lento rilascio su Kharkiv

Dal fronte di guerra arriva intanto la notizia che i russi hanno sparato nella notte, a distanza, mine a lento rilascio su Kharkiv. Polizia e soccorritori hanno già circondato l’area per effettuare lo sminamento. Lo fa sapere l’amministrazione comunale su Telegram, come riporta Ukrinform.

Per quanto riguarda invece i corridoi umanitari, per oggi in Ucraina ne sono stati concordati nove. Lo fa sapere la vicepremier Iryna Vereshchuk. In particolare nella regione di Donetsk è previsto il corridoio dalla città assediata di ️Mariupol a Zaporizhzhia sempre con mezzi propri. La situazione umanitaria e di sicurezza nella regione di Zaporizhzhia è difficile, con i russi che bombardano regolarmente le città, istituiscono uffici di comando ed esercitano intimidazioni sui civili. Lo ha affermato il capo dell’amministrazione militare regionale di Zaporozhye, Alexander Starukh, in un’intervista a LIGA.net, secondo quanto riporta l’agenzia ucraina Unian. “I combattimenti non si fermano da un mese. Soprattutto nella parte orientale della regione al confine con il Donbass. Ci sono regolari bombardamenti di artiglieria. I nostri territori vengono bombardati più volte alla settimana, ci sono distruzioni e vittime, soprattutto tra i civili”, ha spiegato. “Il funzionamento del sistema sanitario è stato complicato. L’ospedale di Polohy è stato completamente sequestrato. I medici di base che non sono d’accordo vengono licenziati. Stanno cercando di assumere la gestione degli ospedali”, ha aggiunto Starukh.

Leader ceceno Ramzan Kadyrov: “Prenderemo Kiev” 

Ma qual è il reale obbiettivo delle forze d’invasione russe? Si accontenteranno del Donbass? A giudicare dalle parole di Ramzan Kadyrov, capo della repubblica russa della Cecenia e comandante delle milizie cecene impegnate nella guerra in Ucraina, sembrerebbe di no. 

“Ci sarà un’offensiva. Non solo su Mariupol, ma anche su altri luoghi, città e villaggi. In primo luogo libereremo completamente Luhansk e Donetsk, e poi prenderemo Kiev e tutte le altre città”. Le parole di Kadyrov sono apparse in un video pubblicato sul suo canale Telegram.