Ucraina. Parlamento boccia la depenalizzazione dei reati della Timoshenko

Pubblicato il 8 Febbraio 2012 - 13:50 OLTRE 6 MESI FA

KIEV – Il parlamento ucraino ha bocciato la proposta di legge per la depenalizzazione dell'abuso di potere, reato per il quale la leader dell'opposizione, Iulia Timoshenko, è stata condannata a sette anni di reclusione. A votare a favore della depenalizzazione sono stati 159 parlamentari dei 434 presenti in aula.

Hanno invece votato contro i deputati del partito delle Regioni del presidente Viktor Ianukovich, quelli del partito Nazionale del presidente del parlamento, Volodimir Litvin, e i comunisti.

Una legge che depenalizza alcuni reati economici è entrata in vigore in Ucraina il 17 gennaio di quest'anno, prevedendo solo pene pecuniarie, e non piu' la reclusione, per la violazione di alcune leggi riguardanti l'attivita' economica. Tra questi reati, nonostante i tentativi dell'opposizione, non è stato però incluso quello per il quale è stata condannata la Timoshenko.

A ottobre, l'ex premier e' stata condannata a sette anni di reclusione e a tre di interdizione dai pubblici uffici per abuso di potere per aver siglato nel 2009 un contratto con Mosca per le forniture di gas senza il consenso del governo da lei guidato e a un prezzo ritenuto svantaggioso da Kiev.

La sentenza, confermata in appello a fine dicembre, è considerata politicamente motivata da numerosi osservatori. Inoltre, da quando il suo acerrimo rivale, Ianukovich, e' salito al potere, contro la Timoshenko sono state aperte (e riaperte) numerose altre inchieste.