Ucraina, sostanze tossiche rilasciate da un drone a Mariupol. Soldati russi infiltrati tra i profughi

Ucraina, russi infiltrati tra profughi: a Mariupol drone avrebbe lanciato sostanze tossiche. Sono queste le ultime notizie sulla guerra che arrivano dalle aree sotto assedio dell'Ucraina.

di redazione Blitz
Pubblicato il 12 Aprile 2022 - 11:06 OLTRE 6 MESI FA
Donetsk ansa

La città di Donetsk distrutta (foto Ansa)

Infiltrati russi tra i profughi e droni che lanciano armi chimiche. Le notizie sul fronte ucraino sono drammatiche con l’Ucraina torna a chiedere armi e avverte gli alleati: “Chi non ci aiuta, si assume la responsabilità dei morti ucraini”. Parola dette dal presidente Volodymyr Zelensky che non ha dubbi: “Presto sarà necessario un maggiore supporto militare”.

Zelensky: “Le vite degli ucraini si stanno perdendo” 

“Le vite degli ucraini si stanno perdendo, vite che non possono più essere restituite. E questa è anche responsabilità di coloro che ancora conservano nel proprio arsenale le armi di cui l’Ucraina ha bisogno. Responsabilità che rimarrà per sempre nella storia. Se avessimo jet, veicoli corazzati pesanti, artiglieria – aggiunge – saremmo in grado di porre fine a questa guerra”.

Le armi chimiche dei russi lanciate da un drone

Sullo sfondo resta la preoccupazione per il ricorso dei russi alle armi chimiche. Secondo quanto riferito dal battaglione Azov, a Mariupol un drone avrebbe lanciato delle sostanze tossiche, forse armi chimiche, sui difensori della città. Tre persone hanno evidenziato “chiari segni di avvelenamento chimico”, per nessuno di loro ci sono “gravi conseguenze” per la salute.

Zelensky ha ribadito la “preoccupazione per un possibile attacco con armi chimiche nella nuova fase del terrore”, senza confermare il loro utilizzo a Mariupol da parte dei russi. Lo stesso ha detto il portavoce del Pentagono, John Kirby: “Non siamo in grado di confermare queste notizie ma il dipartimento della Difesa americano continua a monitorare la situazione da vicino. Sono notizie molto preoccupanti e riflettono i timori che abbiamo da tempo sul rischio che la Russia possa usare gas lacrimogeni mescolati ad agenti chimici“.

Secondo la procuratrice generale dell’Ucraina, Iryna Venediktova, al momento sono oltre “5.800 i casi” di crimini di guerra commessi dalla Russia in Ucraina. “Qui stiamo ancora riesumando cadaveri dalle fosse comuni” per quelli che “non sono solo crimini di guerra ma anche crimini contro l’umanità”. Il portavoce del Dipartimento di Stato americano, Ned Price, ha dichiarato che “se le prove ci diranno che Putin è responsabile di crimini di guerra, sarà perseguito per questo”.

Russi lasciano mine ovunque

Zelensky sottolinea inoltre che “le truppe russe hanno lasciato mine ovunque, nelle case, nelle strade, nelle auto, nelle porte: hanno fatto di tutto per rendere il più pericoloso possibile il ritorno in queste aree, hanno fatto di tutto per uccidere o mutilare il maggior numero possibile della nostra gente quando sono stati costretti a ritirarsi dalla nostra terra”.

A nord di Kiev sono “centinaia di migliaia gli oggetti pericolosi trovati, soprattutto, mine e proiettili inesplosi”. Oltre 10mila civili sono morti nella città portuale ucraina di Mariupol. Lo ha detto il sindaco della città Vadym Boychenko all’Associated Press, secondo quanto riportano i media internazionali. Secondo il primo cittadino il bilancio delle vittime potrebbe arrivare a superare i 20mila, in una città da settimane sotto attacco e dove lo scarseggiare di cibo e forniture ha lasciato molti corpi sulle strade.

Boychenko ha anche accusato le forze russe di aver bloccato per settimane i convogli umanitari che cercavano di entrare in città.

“Nella regione di Mykolaiv alcuni soldati russi in abiti civili, a bordo di tre auto, hanno cercato di infiltrarsi tra le posizioni ucraine utilizzando i corridoi umanitari”. Lo riporta il bollettino ufficiale del Comando operativo meridionale dell’Esercito Ucraino a Mykolaiv, nel sud del Paese. “Gli uomini sotto copertura sono arrivati fino alle nostre posizioni ma sono stati individuati, cinque di loro sono stati neutralizzati”, spiegano i militari di Kiev.

Sulla città di Mykolaiv oggi sono arrivati altri due attacchi missilistici proveniente dalla regione di Kherson, sotto occupazione russa, dalla città di Nova Kahkovka.