Ucraina, Zelensky: “Russia rifiuta tregua per Pasqua ortodossa”. Mosca ammette morte 20mila soldati, poi ritira il post

Ucraina, Zelensky in un nuovo video accusa: "La Russia rifiuta una tregua per la Pasqua ortodossa". Mosca intanto ammette la morte 20mila soldati, poi però il tweet scompare. Intanto oggi non ci saranno corridoi umanitari.

di Lorenzo Briotti
Pubblicato il 22 Aprile 2022 - 08:46 OLTRE 6 MESI FA
Il presidente ucraino Zelensky

Il presidente ucraino Zelensky (foto Ansa)

In un nuovo videomessaggio al suo popolo, il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky ha annunciato che “sfortunatamente la Russia ha rifiutato la proposta di una tregua per la Pasqua” (ortodossa, ndr), così come richiesto, ancora una volta, da papa Francesco e dalla Santa Sede.

Zelensky: “Russia rifiuta la proposta di una tregua per la Pasqua ortodossa” 

“Questo – ha detto Zelensky – dimostra quanto i leader di questo Stato tengano in considerazione la fede cristiana. Manteniamo comunque la nostra speranza. La speranza per la pace e che la vita vinca la morte”.

Intanto, sul fronte delle relazioni diplomatiche, il presidente ha chiesto al Fondo Monetario Internazionale e alla Banca Mondiale di rimuovere immediatamente la Russia. In un collegamento video con il Fmi ha poi stimato in “7 miliardi di dollari al mese” la cifra che sarebbe necessaria a Kiev per affrontare le “devastanti perdite economiche” inflitte dalla Russia.

Russia ammette la morte di 20mila soldati, poi ritira il post

Il sito di news Readovka vicino al Cremlino, avrebbe messo in rete l’annuncio che in Ucraina risultano “13.414 soldati russi uccisi e altri 7.000 dispersi”. A fornire i dati è il ministero della Difesa di Mosca. L’informazione però, poco dopo è stata cancellata e tolta dal web.
Ad affermarlo è il sito di opposizione Nexta.tv che pubblica uno screenshot di quello che sarebbe il presunto post di Readovka in cui compare la foto del portavoce della Difesa russa, Igor Koneshenkov. 

Il post sui militari russi

Kiev: “Oggi nessun corridoio umanitario, i percorsi sono troppo pericolosi”

“A causa del pericolo sui percorsi”, oggi in Ucraina “non ci saranno corridoi umanitari”. Lo annuncia la vice prima ministra ucraina Iryna Vereshchuk su Telegram. La prima ministra rivolge anche un appello a “tutti coloro che stanno aspettando l’evacuazione: abbiate pazienza, per favore aspettate!”

Mariupol, 9mila persone in una fossa comune

Sul fronte militare a tenere banco è la situazione di Mariupol, dove l’amministrazione ha annunciato che potrebbero esserci fino a 9.000 persone sepolte in una fossa comune a Manhush, centro poco distante dalla città portuale occupata dai russi.

In un messaggio su Telegram, il capo della Cecenia, Ramzan Kadyrov, ha ribadito che “Mariupol è nostra!… La città è stata presa definitivamente e completamente”. “L’edificio amministrativo strategicamente importante dello stabilimento Azovstal è sotto controllo e tutto il territorio adiacente è stato sgomberato”, ha aggiunto specificando che quel poco che resta dei nazionalisti ucraini “è stato bloccato sotto uno spesso strato di cemento e acciaio all’interno dell’impianto”.

Scettici gli Stati Uniti che, per voce del portavoce del Dipartimento di Stato, Ned Price, parlano dell’ennesimo “show” di Putin. “Noi capiamo che le forze ucraine continuano a tenere la loro posizione a Mariupol – afferma – e c’è ogni ragione di credere che lo show del presidente Putin che abbiamo visto nelle ultime ore sia ancora disinformazione del loro trito e ritrito copione”. La stessa Difesa statunitense ha poi fatto il punto sul Donbass spiegando che “le forze della Russia non hanno compiuto nessun progresso significativo” in quell’area. 

Secondo l’intelligence britannica, la Russia ha deciso di non attaccare l’acciaieria Azovstal di Mariupol per poter impiegare altrove le forze impegnate nell’assedio della città sul mare d’Azov. Lo si legge nel’ultimo bollettino degli 007 di Londra: “La decisione di Putin di bloccare l’acciaieria Azovstal indica probabilmente il desiderio di contenere la resistenza ucraina a Mariupol e liberare forze russe da impiegare altrove nell’Est dell’Ucraina”, si legge nel documento, “un assalto di terra russo completo all’acciaieria costerebbe probabilmente perdite significative ai russi, diminuendo ulteriormente la loro complessiva efficacia nei combattimenti”.