Ungheria, 500 soccorritori al lavoro per ripulire il fango rosso killer

Pubblicato il 6 Ottobre 2010 - 13:37 OLTRE 6 MESI FA

Sono ripresi la mattina di oggi 6 ottobre le operazioni di soccorso in Ungheria, dopo l’inondazione di ingenti quantità di materiale tossico fuoriuscito da un impianto di lavorazione dell’alluminio nell’ovest del Paese.

”I lavori sono ripresi oggi, puliamo strade e case con getti d’acqua ad alta pressione”, ha dichiarato Timea Petroczi, portavoce dei servizi contro le catastrofi. Il ”fango tossico” ha provocato un disastro ecologico senza precedenti nel Paese, con almeno quattro morti, tre dispersi, 123 feriti tra i quali 61 ricoverati, e indotto il governo magiaro a proclamare lo stato di emergenza in tre province, Veszprem, Gyor-Sopron e Vas. I danni sono stimati sui dieci miliardi di fiorini, 38 milioni di euro, la bonifica dell’area durerà mesi, se non anni. I depositi della società contengono circa 30 milioni di metri cubi di fango rosso, un derivato della lavorazione dell’allumina, da cui si ricava alluminio, di cui l’Ungheria è un grosso produttore.

Ecco delle nuove immagini sul disastro: