Vaccino Sputnik, caso Slovacchia: Quello che ci hanno mandato non è quello scientificamente testato

di Redazione Blitz
Pubblicato il 9 Aprile 2021 - 09:26 OLTRE 6 MESI FA
Vaccino Sputnik, caso Slovacchia: Quello che ci hanno mandato non è quello scientificamente testato

Vaccino Sputnik, caso Slovacchia: Quello che ci hanno mandato non è quello scientificamente testato FOTO ANSA

Il vaccino Sputnik contro il Covid mandato dalla Russia alla Slovacchia non è quello scientificamente testato. L’Istituto nazionale del controllo dei farmaci in Slovacchia infatti ha lanciato un allarme sul vaccino russo. Sostengono che le dosi fornite a Bratislava abbiano “caratteristiche diverse” da quelle testate e descritte dalla rivista scientifica Lancet.

Sputnik, la Slovacchia e il boicottaggio

Il produttore russo ha replicato poco dopo accusando la Slovacchia di “boicottaggio” e chiedendo la restituzione della fornitura. Una vicenda che getta un’ombra su un prodotto che fa sempre più gola a diversi Paesi europei ansiosi di accelerare le loro campagne vaccinali. Basta pensare che, proprio nelle stesse ore in cui esplodeva il caso slovacco, la Germania ha annunciato di voler procedere a trattative con la Russia, nel caso in cui lo Sputnik ricevesse il via libera dall’Ema.

Secondo la denuncia del Sukl, l’istituto del controllo dei farmaci slovacco, da un’analisi di laboratorio sarebbe emerso che le 200 mila dosi arrivate circa un mese fa nel Paese non corrisponderebbero al vero vaccino. Nel suo comunicato, il Sukl ha anche affermato che il vaccino fornito agli slovacchi differisce dal preparato utilizzato nei test e descritto negli studi pubblicati su Lancet.

Dalla Russia è arrivata la smentita: è una “fake”

“Purtroppo, in violazione del contratto esistente e in un atto di sabotaggio, l’Istituto nazionale per il controllo dei farmaci (Sukl) della Slovacchia ha fatto in modo che lo Sputnik V fosse testato in un laboratorio che non fa parte della rete dei laboratori ufficiali di controllo dei medicinali dell’Ue (Omcl) anche se questi erano disponibili – ha scritto l’account Twitter di Sputnik -. Il Sukl ha lanciato una campagna di disinformazione contro lo Sputnik e pianifica ulteriori provocazioni”. “La dichiarazione che il lotto consegnato alla Slovacchia non ha le stesse caratteristiche del vaccino descritto in Lancet è una fake news”, conclude.

La posizione del Sukl è netta: “Secondo i rapporti pubblicati, Sputnik V dovrebbe essere utilizzato in circa 40 Paesi in tutto il mondo, ma questi vaccini hanno in comune solo il nome. La comparabilità e la coerenza di diversi lotti prodotti in luoghi diversi non sono state comprovate. In molti casi, sembra che si tratti di vaccini dalle caratteristiche diverse”, si legge ancora nel comunicato. Secondo l’Istituto, le differenze riguarderebbero la composizione e il metodo di produzione del vaccino. Il Sukl ha anche sottolineato di non aver ricevuto da parte del produttore russo circa l’80% dei dati richiesti su Sputnik V. Dati indispensabili per la valutazione.