Vienna. Militare rischia il posto per un video porno girato in caserma

Francesca Cavaliere
Pubblicato il 18 Maggio 2011 - 09:03| Aggiornato il 3 Ottobre 2012 OLTRE 6 MESI FA

 

VIENNA – Un video clip dal contenuto erotico di circa 20 minuti girato nella Stiftkaserne di Vienna, una caserma dell’esercito austriaco che ha 300 anni,  ha provocato uno scandalo sessuale nella capitale austriaca e sta mettendo a rischio il posto di lavoro del maggiore Ernst B. ( nome di fantasia) che è stato sospeso dal servizio e contro cui è  stato avviato un procedimento di licenziamento.La notizia, apparsa sui giornali austriaci alla fine di marzo di quest’anno, parlava di party notturni di scambisti dove scorreva lo Champagne e dove veniva indossata l’uniforme come stimolante.

Nel video invece, fatto proiettare a sua difesa dall’accusato durante una conferenza stampa, pare non ci sia nulla del genere, ma si vede chiaramente solo la compagna del maggiore Nadine G. che, vestita succintamente, le gambe velate da calze, cammina lungo un corridoio ed assume pose provocanti davanti alla telecamera. Poi la donna entra in una sala per riunioni dell’Accademia Nazionale di Difesa che si trova nell’edificio ed arriva al dunque con un uomo nudo.

Il maggiore Ernst B. respinge  tutte le accuse e sostiene di essere stato completamente all’oscuro di quanto stava facendo la sua compagna che, dal canto suo, giura  al giornale austriaco “oe24.at” che l’ attore co-protagonista non era il suo partner nella vita ma solo un amico che l’aveva accompagnata nella camera mansarda del maggiore che le aveva dato le chiavi per riprendere una cosa che vi aveva dimenticato.

Nadine, infatti, afferma di essere ritornata là per il cellualare che vi aveva lasciato quando era andata a prendere il suo compagno alla fine del servizio. Poi, affascinata dal magnifico panorama, le era venuta l’idea di fare un filmato piccante.

Ernst B. è accusato  di avere violato le regole di accesso all’edificio e di avere danneggiato l’immagine delle Forze Armate, ma Marc Gollowitsch, l’avvocato della difesa, sostiene che il filmato non avrebbe compromesso  in nessun modo l’esercito perchè nel video non ci sarebbe nulla ad esso riconducibile e che l’unica persona che si possa distinguere sia la donna, che  come nome di scena aveva scelto “Nadine Vienna”.

Inoltre, nel film il volto del protagonista maschile non sarebbe visibile perché, come afferma il giornale tedesco Bild, sembrerebbe che  la telecamera sia completamente concentrata su altre parti dell’uomo.

Il maggiore sarebbe venuto a conoscenza di quanto la sua compagna aveva fatto solo dopo avere ricevuto l’accusa di essere stato lui stesso il protagonista maschile.

Durante un’intervista del giornale “oe24.at” Nadine ha infatti dichiarato: “E’ stato sicuramente un errore quello che ho fatto. Il mio compagno, col quale abbiamo un rapporto aperto, sapeva che io ogni tanto facevo video spinti, ma di questo non gli avevo detto niente anche se quel giorno ci eravamo incontrati nel locale „Centimeter“ circa 45 minuti dopo il clip. Ne abbiamo parlato solo dopo che la cosa è venuta fuori ed ora il clima tra noi ora è un tantino teso anche se siamo rimasti insieme”.

Il video dal titolo “Über den Dächern von Wien” (“Sopra i tetti di Vienna” ) sarebbe stato girato il 29 maggio del 2010 e poi messo in vendita per 10 Euro su un sito porno a pagamento.

La donna, che è madre di tre figli, ha inoltre dichiarato al giornale “oe24.at”  di non vivere del ricavato dei filmati messi su internet e che sarebbe stata licenziata dal supermarket nel quale lavorava per aver preso troppi permessi per via dei bambini.

Qui di seguito il video proiettato durante la conferenza stampa (dalla Bild):

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