La più vecchia fumatrice della Gran Bretagna è morta a 102 anni

Pubblicato il 14 Agosto 2010 - 16:38 OLTRE 6 MESI FA

Winnie Langley

Questa, Dio ne guardi, non è una politically incorrect pubblicità per le sigarette. Tutti (quasi) sanno che fanno male, che provocano terribili malattie, che fanno morire giovani.

Morire giovani? Non Winnie Langley, di Croydon, un sobborgo di Londra, affettuosamente chiamata dai parenti zia Winn, morta di recente all’età di 102 anni (ne stava per compiere 103), che ha smesso di fumare solo quando non poteva più vedere l’estremità di un fiammifero.

Racconta il giornale locale Croydon Guardian che ha cominciato a fumare a 8 anni per calmare la paura e lo stress che le causava la Prima Guerra Mondiale. Da allora non ha più smesso.

Zia Winn (qualcuno si è occupato di fare i calcoli) si è fumata 170 mila sigarette, ha sempre amato una bella festa, è sopravvissuta al marito, al figlio e a dieci figliastri. Se fosse campata un altro mese avrebbe compiuto 103 di anni. Ma probabilmente si era stancata di vivere.

Uno dei parenti di Zia Winn ha voluto brevemente riassumere la sua vita in una intervista al Croydon Guardian. Amava giocare a Monopoli alle carte sempre con accanto un pacchetto di sigarette. La vecchina si prese il cancro a 88 anni ma riuscì a sbarazzarsene. All’età di 98 anni le fu installato un pacemaker.

Ha fumato fino allo scorso Natale e avrebbe continuato se non fosse per il fatto che non poteva più accendersi una ”paglia” col fiammifero da sola. ”Era allegra e testarda – continua il parente – ma aveva anche uno straordinario senso dell’umorismo. Leggeva molto e adorava le parole incrociate”.

Nel bel mezzo della recessione zia Winn si lamentò col Croydon Guardian perchè il prezzo delle sigarette aumentava a vista d’occhio. ”Credo che dovrò fumare solo un pacchetto al giorno, due costano troppo”, disse.

Ciascun fumatore ha una ragione per farlo. Ma quella offerta dalla vecchina le batte tutte: ”Le sigarette mi hanno aiutato a calmare i nervi durante le due Guerre Mondiali. Poi ho continuato perchè mi dava gusto”.

Il Croydon Guardian ha voluto concludere l’articolo sulla sua dipartita con una sorta di epitaffio: ”Riposa in pace, Zia Winn. Speriamo che lassù ci sia una bella festa ed una provvista inesauribile di carte da gioco e di paglie”