Yoran Svoray ebreo in Germania come Indiana Jones cerca tesoro nazista nel lago

di Francesca Cavaliere
Pubblicato il 14 Maggio 2013 - 00:12 OLTRE 6 MESI FA
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Yoran Svoray alla ricerca del tesoro nazista

BERLINO – Un israeliano in Germania a caccia del tesoro nazista di  Hermann Göring: questa è la storia vera, anche se sa un po’ di un nuovo sequel di Indiana Jones, di Yoran Svoray ,un ricercatore israeliano. Lui e la sua squadra di 15 esperti sono al lavoro da alcuni giorni per scovare il presunto tesoro nazista che, per ordine di Hermann Göring, le SS , nel marzo 1945, avrebbero fatto scomparire nel lago Stolpsee, situato nella regione tedesca del Brandeburgo.

Già nel novembre del 1981, quando la Germania era ancora divisa, il capo della Stasi Erich Mielke aveva intrapreso la ricerca del “tesoro” , ma, dato che l’operazione “Herbstwind” (vento d’Autunno) non dava risultati, abbandonò i suoi propositi otto mesi dopo. Da allora nessuno ci ha più riprovato, almeno non in maniera professionale.

Come riporta il giornale tedesco Bild, l’operazione di Svoray nello Stolpsee, un lago che si estende per 400 ettari ed arriva alla profondità di 13 metri, è stata preparata per 6 anni, durante i quali il ricercatore ha sentito racconti di testimoni sia Germania che in Israele, ha messo assieme il denaro ed ha studiato la tecnica di ricerca più giusta da adottare.

La ricerca si avvale degli strumenti tecnici più avanzati portati dagli Stati Uniti, di un modernissimo sonar-scanner del valore di 50 mila euro e di sommozzatori. Tra poche settimane, terminata la valutazione delle prove, le immersioni potrebbero già avere inizio.

Secondo quella che è ormai diventata la leggenda del lago Stolpsee, nel marzo del 1945, due mesi prima della resa tedesca, alcuni camion scesero lentamente lungo il ripido sentiero della Krebsbucht ( la Baia del Cancro), a ridosso di gigantesche querce. Dopo un breve silenzio si sentì un boato.

Gli uomini delle SS ( Schutzstaffel, milizie di sicurezza per Hitler che giuravano fedeltà a quest’ultimo e non allo Stato) spingevano davanti a loro un gruppo di prigionieri emaciati del vicino campo di concentramento di Ravensbrück. Vennero gonfiati dei gommoni, fatti scivolare in acqua e vi furono caricate delle casse. I prigionieri, tra gemiti e con molta fatica riuscirono a mettere le casse in equilibrio sulle imbarcazioni che vennero spinte nel lago. Alla fine del lavoro i prigionieri dovettero mettersi in fila sulla riva, dalle loro divise carcerarie gocciolava l’acqua . Poi si sentì un altro comando, spari e poi silenzio di morte.

Non ci sarebbero prove della vicenda ma, Erich Köhler , che vive e lavora nel Brandeburgo da 40 anni, prima parroco nella ex Repubblica Democratica Tedesca ed ora cronista locale, ha raccontato alla Bild di avere sentito negli anni lo stesso racconto da diversi abitanti del luogo:

“Sono sicuro che nel racconto del tesoro c’è qualcosa” . E ha una sua teoria circa il contenuto delle casse che, piuttosto che bottino di furti, oro e platino proveniente dalla residenza di Carinhall di Hermann Göring, potrebbero contenere documenti delle SS riguardo al campo di concentramento di Ravensbrück che sarebbero stati inabissati per eliminare delle prove .

Ravensbrück , infatti, è ritenuto ancora oggi uno dei peggiori campi di concentramento scoperti sul suolo tedesco e, come dice alla Bild un impiegato del monumento commemorativo del campo, sarebbero troppi i documenti che mancano.

Non è tuttavia il contenuto delle casse, si presume 18, che è importante per Svoray. E’ sicuro del fatto che delle casse siano state messe nel lago e vuole trovarle, non fosse altro che per dare giustizia, anche se tardiva, a chi aveva con quelle casse una qualche relazione.

La squadra di Yoran Svoray ha trovato il consenso di Thomas Kersting, capo dipartimento dell’organismo statale che si occupa della conservazione dei monumenti (Landesamt für Denkmalpflege Brandenburg) che oltre a dichiarare che la spedizione riveste un interesse storico ha detto anche che vi darà supporto con i propri esperti.

Le intenzioni del ricercatore israeliano, nel caso si trovasse qualcosa, sono di dare tutto alla regione del Brandeburgo o al Governo federale.

Dice Svoray: “Forse il tesoro potrebbe finanziare un museo, un monumento commemorativo, oppure una istituzione sociale. Sarebbe bello”.