Zapatero nel 2006 abolì la siesta, tentativo fallito: Rotondi lo sa?

Pubblicato il 24 Novembre 2009 - 11:31 OLTRE 6 MESI FA

Continuano a far discutere le dichiarazioni del ministro del Programma Gianfranco Rotondi, secondo cui la pausa pranzo andrebbe subito abolita perchè danneggia il lavoro. Una cosa analoga successe in Spagna nel 2006.

Nel paese della siesta, la riforma dell’orario di lavoro dei dipendenti pubblici scattata per decisione del governo del premier socialista José Luis Zapatero nel gennaio del 2006 ha portato infatti i funzionari spagnoli ad adottare in teoria tempi di lavoro “europei”: invece di una pausa pranzo di 3-4 ore dalle 14 in poi, orari continuati o una pausa corta di un’ora.

Ma la riforma non si è estesa al settore privato fuori delle città più importanti. A parte le principali catene che praticano l’orario continuato (a Madrid anche dalle 10 fino alle 22) la maggior parte dei negozi spagnoli continua a chiudere alle 14 per riaprire non prima delle 17.

Nella capitale è praticamente impossibile trovare un ristorante che serva il pranzo prima delle 14, mentre si può mangiare anche fino alle 17. Ma anche nell’amministrazione i ritmi di lavoro non sembrano molto cambiati. E’ difficile trovare un interlocutore nei ministeri a Madrid a inizio pomeriggio, prima delle 17.

L’adeguamento della giornata di lavoro nel settore pubblico (ora fino alle 18, invece delle 19) ha però consentito, in particolare per le funzionarie, di introdurre un migliore equilibrio fra vita familiare e lavoro.