112, aspiranti centralinisti bocciati: non conoscono geografia Friuli Venezia Giulia

di redazione Blitz
Pubblicato il 1 Marzo 2017 - 07:08 OLTRE 6 MESI FA

UDINE – Il Friuli Venezia Giulia sarà la seconda regione italiana dopo la Lombardia a dotarsi del 112 unico. Peccato però che i candidati che aspirano al Nue (il Numero unico delle emergenze) siano stati tutti bocciati nell’ultima sessione che si è tenuta mercoledì. Il problema è che non conoscono la geografia della loro regione. “Il Meduna è un affluente del Cellina, del Tagliamento o dell’Isonzo?. E ancora: “Grimacco è un Comune in provincia di Udine, Gorizia, Trieste o Pordenone?”. Sono solo queste alcune delle domande a cui non hanno saputo rispondere.

Il 7 marzo è prevista l’ennesima prova suppletiva per arruolare gli ultimi quattro operatori in vista del via al servizio fissato per le province di Udine e Gorizia a martedì 14 marzo, il 4 aprile per Pordenone e Trieste. Il Messaggero Veneto scrive che

“Con la serie di test di mercoledì speravamo di avere completato la squadra e invece sbagliavamo – commenta Luciano Sulli, direttore della Protezione civile Fvg e presidente del gruppo di commissari d’esame –. I candidati chiamati erano otto, ma si sono presentati in cinque e uno di questi non aveva i requisiti, pertanto sono rimasti in quattro, ma sono stati bocciati tutti”.

“A mettere in difficoltà i candidati sono state le domande sulla geografia regionale: ‘È un problema’, ammette Sulli. Ma è uno fra gli aspetti più importanti per un operatore del Nue. Perché sebbene l’aiuto degli strumenti informatici renderà più agevole e quasi automatico il lavoro dei centralinisti, è pur sempre indispensabile una verifica delle informazioni ricevute e restituite ai soccorritori chiamati poi a recarsi sul luogo dell’incidente o del malore”.

“(…) Gli aspiranti centralinisti sono pescati dalle graduatorie delle liste di collocamento (fondamentale lo status di “disoccupati”), fra i requisiti c’è un periodo di lavoro di almeno tre mesi in Protezione civile o in un call center. Non è richiesta alcuna conoscenza delle lingue, perché è previsto un servizio di traduzione ad hoc (…)”.