3 giugno, cosa non si può fare? Abbracci, movida, tavolini fino a notte fonda…

di Alberto Francavilla
Pubblicato il 1 Giugno 2020 - 12:40 OLTRE 6 MESI FA
Mercoledì 3 giugno, cosa non si può fare? Abbracci, movida, tavolini fino a notte fonda...

3 giugno, cosa non si può fare? Abbracci, movida, tavolini fino a notte fonda… (Foto Ansa)

ROMA – Mercoledì 3 giugno è il giorno di un nuovo inizio dopo il Coronavirus. E’ il giorno in cui per esempio ci si potrà spostare da una regione all’altra.

Ed è anche il giorno dell’addio all’autocertificazione, dopo oltre tre mesi.

Ma non si potrà fare proprio tutto come prima: ad esempio le mascherine si useranno ancora, così come l’obbligo di consumare ai tavoli entro una certa ora (quindi niente nottate al bar). 

Ecco cosa non si potrà fare anche il 3 giugno, dopo il via libera della circolazione tra le regioni:

TOGLIERE MASCHERINE – Non ci si potrà togliere la mascherina nei luoghi al chiuso accessibili al pubblico, inclusi i mezzi di trasporto.

NIENTE BACI E ABBRACCI – L’arrivo della Fase 3 non prevede allentamenti per quanto riguarda i contatti fisici: restano le norme previste del Dpcm in vigore che prevede l’obbligo del distanziamento sociale a un metro.

LA QUARANTENA RESTA OBBLIGATORIA – Non può uscire di casa chi ha una infezione respiratoria con febbre superiore ai 37,5 gradi.

ANCHE LA MOVIDA RESTA OFF LIMITS – Niente assembramenti che restano vietati su tutto il territorio nazionale. 

NIENTE CONSUMAZIONI ‘A TUTTE LE ORE’ – Restano ‘sorvegliati speciali’ i luoghi delle città più frequentati per la presenza di bar e ristoranti e rimane l’obbligo di consumare ai tavoli entro una certa ora.

NIENTE CENTRI ESTIVI, MA ANCORA PER POCO – Non riaprono ancora i centri estivi per i minori che potranno, però, ripartire dal 15 giugno.

NO AGLI SPETTACOLI (PER ORA), NEMMENO SE ALL’APERTO – Stessa data di riapertura per cinema e teatri  mantenendo però il rispetto della distanza di almeno un metro sia per il personale, sia per gli spettatori, con il numero massimo di 1.000 spettatori per spettacoli all’aperto e di 200 persone per spettacoli in luoghi chiusi, per ogni singola sala. (Fonte Ansa)