Accredito pensione dove vuoi in Europa. Andrea Segato (Tolmezo) batte Inps

Pubblicato il 8 Novembre 2014 - 11:24 OLTRE 6 MESI FA
Accredito pensione dove vuoi in Europa. Andrea Segato (Tolmezo) batte Inps

Andrea Segato. Ha piegato la burocrazia italiana (foto dal Gazzettino)

TOLMEZZO (Udine) – Andrea Segato, di Tolmezzo (Udine), ha vinto, dopo due anni di contenzioso, la battaglia per farsi accreditare la pensione in Austria.

D’ora in poi annuncia David Zanirato sul Gazzettino di Venezia, è possibile farsi accreditare la pensione su una banca non in Italia. Anche se il caso di Andrea Segato è legato a una particolare iniziativa di una banca austriaca limitata ai residenti nelle zone di confine che nel sangue hanno ancora il ricordo dell’Impero Austro-Ungarico ma non quello della miseria e la fame che essere colonia portava con sé, il principio stabilito è più generale.

Una volta assolti i propri obblighi col fisco italiano con la trattenuta alla fonte, in quanto residente in Italia, il cittadino può farsi accreditare la pensione nella banca e nel Paese in Europa che meglio crede.

Andrea Segato, riferisce il Gazzettino,

“ha sfidato l’Inps, l’Istituto nazionale per la Previdenza Sociale e dopo quasi due anni di battaglia ha portato a casa il risultato”.

Spiega Andrea Segato:

“Come beneficiario dal febbraio 2013 di una pensione di inabilità e siccome abito a Tolmezzo volevo approfittare delle condizioni agevolate proposte da una banca austriaca [la Raiffeisen Bank di Arnoldstein] offerte ai residenti limitrofi al confine. Mi sono rivolto quindi all’Inps inviando il modulo cartaceo di accredito pensione, specificando l’Iban del mio conto austriaco.
“L’ufficio di Udine ricevendo l’inusuale richiesta ha quindi interpellato i colleghi di Roma che a loro volta, nel luglio 2013, hanno risposto “picche”. Nella missiva si legge infatti che “le procedure interbancarie adottate dalla Banca d’Italia per il pagamento delle pensioni erogate ai pensionati pubblici che risiedono in Italia, non consentono allo Stato il trasferimento di flussi telematici recanti le disposizioni di pagamento, attraverso un canale autorizzato, ad un istituto bancario operante al di fuori del territorio nazionale”.

Andrea Segato però

“non si è rassegnato e si è rivolto al Solvit, un servizio online fornito dall’Unione Europea in ogni Stato membro, per aiutare il cittadino e le imprese nelle controversie o presunte violazioni da parte delle pubblica amministrazioni di uno Stato dell’UE”.

Aggiunge Andrea Segato:

“Il Solvit italiano che dipende da Palazzo Chigi mi ha risposto che loro non potevano fare nulla e quindi ho segnalato il mio caso al Solvit austriaco, il quale nei giorni scorsi mi ha risposto positivamente”.

Nella e-mail inviata a Segato dal Bundesministerium für Wissenschaft, Forschung und Wirtschaft , il Ministero dell’economia austriaco,

“si legge che: «tutti gli ostacoli amministrativi che non hanno permesso la localizzazione dei pagamenti sul conto bancario estero (quello scelto dal cliente) sono stati rimossi. Pertanto, in conformità con il regolamento 260/2012, a partire dal mese di novembre 2014, la pensione sarà accreditata sul conto corrente individuato attraverso i dettagli bancari forniti dal cliente”.

Commenta Andrea Segato:

“Mi sono trovato di fronte a un’offerta molto vantaggiosa, perchè non devo essere libero di sfruttarla visto che viviamo in un sistema europeo di libero scambio? Qui tra l’altro non si tratta nemmeno di elusione fiscale visto che la pensione è già tassata alla fonte”.

Il tolmezzino Andrea Segato ha già legato il suo nome a iniziative di alto profilo di interesse generale: è stato

“promotore di diverse iniziative online nella nuova frontiera delle monete complementari (gli ormai famosi bitcoins) ma anche si è occupato di community per gruppi di acquisto e contrasto delle violazioni della privacy online”.