L’acqua è un bene essenziale, ma quanto ci costa: 134 euro l’anno per 100 metri cubi

Pubblicato il 21 Settembre 2010 - 19:40 OLTRE 6 MESI FA

Le famiglie italiane spendono per il servizio idrico una media di 134 euro l’anno per un consumo di 100 metri cubi e 201 euro se, come avviene più spesso, il consumo è di 150 metri cubi. E’ la fotografica scattata dal Blue Book, il voluminoso rapporto sul mondo dell’acqua realizzato da Anea (Associazione nazionale autorità e enti di ambito) e Utilitatis.

Gli esborsi più elevati, spiega il rapporto, si registrano in Toscana (193 euro l’anno per un consumo di 100 mc e 301 per 150 mc), Liguria (rispettivamente 178 e 258 euro l’anno) ed Emilia Romagna (173 euro e 270 euro). La spesa più contenuta si riscontra invece in Molise (43 euro l’anno per 100 mc e 73 per 150 mc) e in Lombardia (rispettivamente 60 e 91 euro).

Analizzando un sottocampione di 26 bacini tariffari, si osserva che una famiglia con consumi annui di 150 mc è stata interessata da un aumento di spesa del 6,5% tra il 2008 e il 2010 (+2,2 tra il 2008 e il 2009, e +4,2 tra il 2009 e l’anno in corso). Nonostante gli aumenti, però, l’acqua continua ad essere uno dei servizi più economici, che incide per lo 0,8% sulla spesa media mensile di una famiglia di tre componenti, molto meno di trasporti ed energia, ma anche meno rispetto a quanto si spende per le sigarette.

Le società che gestiscono il servizio idrico sul territorio nazionale potrebbero investire nei prossimi 30 anni 64,12 miliardi di euro, pari a 2,13 miliardi l’anno. Parallelamente il rapporto prevede un aumento dei consumi pari al 3% tra il 2010 e il 2020, con aumenti particolarmente sensibili nelle isole e nel meridione, pari, rispettivamente, a +7,2% e +4,3%.