Aerei e non solo. Perché squillano a vuoto i cellulari morti

di Redazione Blitz
Pubblicato il 13 Marzo 2014 - 13:32 OLTRE 6 MESI FA
Aerei e non solo. Perché squillano a vuoto i cellulari morti

Aerei e non solo. Perché squillano a vuoto i cellulari morti

ROMA – I cellulari dei passeggeri a bordo dell’aereo scomparso della Malaysian Airlines continuano a squillare a vuoto. Così come a vuoto continuò a squillare anche il cellulare di Vittorio Missoni, dopo che l’aereo precipitò a Los Roques. Squilli a vuoto che per i familiari e gli amici dei dispersi rappresentano solo una falsa speranza. I cellulari “morti” infatti continuano a squillare, ma la chiamata non arriva mai a destinazione. Lo squillo a vuoto ha infatti una spiegazione: la chiamata arriva solo fino al primo ripetitore nella zona, ma non raggiunge mai il cellulare ormai scomparso.

Gabriele Romagnoli su Repubblica scrive:

“Di fronte agli aerei fantasma tendiamo e evocare fantasmi. I parenti degli scomparsi cercano medianicamente di rintracciarli ai cellulari. E puntualmente uno o più squillano, riaccendendo speranza. E’ accaduto per i quattro italiani spariti a Los Roques il 4 gennaio 2013, avviene ora per il volo MH 370. Inutile ribadire la spiegazione tecnica per cui il cellulare da cui parte la chiamata squilla per un periodo di latenza tra il suo inizio e il momento in cui questa arriva effettivamente a destinazione. In pratica, squilla per il tempo necessario a raggiungere un primo ripetitore, cosa ben diversa dal portatile del chiamato.

Ancora, uno slancio di fede per credere che non siano precipitati. O che abbiano gonfiato i giubbotti salvagente “nell’improbabile caso di una caduta in mare” come recitano le istruzioni al decollo. Tutto il percorso di un volo si basa su alcune certezze scientifiche e qualche illusione. Che cosa, in fondo, non fa altrettanto?”