Aeroporto di Brindisi, deicing con secchi di acqua gettata sugli aerei a mano: Enac apre fascicolo

di Redazione Blitz
Pubblicato il 6 Gennaio 2019 - 20:28 OLTRE 6 MESI FA
Deicing manuale con secchi d'acqua in aeroporto Brindisi: inchiesta Enac

Aeroporto di Brindisi, deicing con secchi di acqua gettata sugli aerei a mano: Enac apre fascicolo

BARI – Secchi di acqua calda lanciati sugli aerei nella pista dell’aeroporto di Brindisi. Questo il filmato che dal 4 gennaio fa il giro di Youtube e che ha destato polemiche e una inchiesta. Il filmato è arrivato insieme al picco di gelo dall’aeroporto di Brindisi in Puglia. A scatenare le reazioni è la pratica di “de-icing” che serve a togliere il ghiaccio dai velivoli e prepararli alla partenza. Il video messo in rete però ha portato l’Enac, l’ente che garantisce la sicurezza aerea, ad aprire un fascicolo e inviare nello scalo di Brindisi il 7 gennaio degli ispettori dato che la procedura antighiaccio è stata eseguita “manualmente e con modalità inadeguate”. 

Le immagini che stanno facendo il giro del web è del 4 gennaio scorso. Siamo in piena emergenza maltempo con la neve che cade ovunque, anche lungo la costa pugliese. Nel video di 35 secondi, postato su Youtube dal Quotidiano Italiano, si vedono addetti aeroportuali dello scalo di Brindisi che vanno avanti e indietro con secchi di acqua e li consegnando ad un uomo che li riversa su un’ala di un velivolo Ryanair. “Non è altro – spiega AdP – che l’esecuzione del de-icing, procedura standard (SAE International) in vigore che consente – con temperature al suolo maggiori o uguali a 0°C – l’utilizzo di acqua calda a 60°C”.

Il test di verifica “semplice ed efficace” – spiega Aeroporti di Puglia, che gestisce gli scali pugliesi – è stato chiesto dal comandante del volo a causa delle “delle particolari condizioni climatiche (temperatura al suolo superiore a 0°C ed assenza di precipitazioni nevose), per rimuovere eventuali residui di neve sulle ali, al fine di decidere in totale autonomia e sicurezza la partenza del volo”.

Il punto però sembra essere un altro: può la procedura di de-icing essere eseguita manualmente? AdP spiega che “la dotazione impiantistica di Brindisi è conosciuta preventivamente da tutti i vettori” e che “la presenza del mezzo de-icing solo su Bari, unico aeroporto nel Mezzogiorno d’Italia a disporre di questo tipo di attrezzatura”, rientra “in un contesto di razionalizzazione delle risorse”. Razionalizzazione “che consente di operare con Bari e Brindisi rispettivamente come ‘scali alternati’ in modo da garantire sempre la connettività aerea della Puglia”. Ora sulla gestione dell’emergenza maltempo nello scalo di Brindisi vuole vederci chiaro l’Enac.