Delitto di Garlasco: Alberto Stasi assolto in appello

Pubblicato il 6 Dicembre 2011 - 17:47 OLTRE 6 MESI FA

Alberto Stasi (Foto Lapresse)

MILANO – Assolto anche in Appello Alberto Stasi, resta aperto il caso dell’omicidio di Chiara Poggi. Il giovane imputato per l’omicidio della fidanzata è stato assolto dai giudici della Corte d’Assise d’Appello di Milano che hanno così confermato la sentenza di primo grado. Non è stato lui quindi a uccidere la ragazza trovata  morta nella sua villetta di Garlasco la mattina del 13 agosto 2007.

Basso profilo per il giovane bocconiano, da sempre intimidito da telecamere e giornalisti. Letta la sentenza in Aula ha abbracciato gli avvocati ed è uscito senza rilasciare dichiarazioni. Una sentenza che non lascerà indifferente l’accusa rappresentata dai pm che dubitano di due cose in particolare: la reazione di Stasi quando quella mattina vide il cadavere della fidanzata in un lago di sangue, e le abitudini sessuali del ragazzo che sarebero alla base del movente. Stasi per l’accusa sarebbe un “deviato”.

“Le deviazioni sessuali di Stasi e la natura dei rapporti intimi tra Alberto e Chiara quali inequivocabilmente emergono dai filmati con tutta la loro evidente patologica criticità (…) sono evidentemente alla base dell’elemento scatenante”, ha scritto nella sua relazione il procuratore Laura Barbaini.

“Non possiamo non chiederci – osserva ancora il pg – perché Stasi, dopo essere entrato in casa ed essersi trovato di fronte a un primo lago di sangue in salotto e a un secondo lago di sangue davanti alla porta della cantina, e ad un terzo lago di sangue sui gradini della scala e dopo aver visto il corpo della sua fidanzata nell’ennesimo lago di sangue (e l’aveva visto bene perchè la luce in cantina era accesa). vada dai carabinieri e riferisca di un malore o di un incidente”.

Comprensibilmente battagliera la mamma di Chiara Poggi, dopo due sentenze che non risolvono il mistero dietro la morte della figlia: ”Non mi arrenderò”. Così ha detto Rita Poggi ha risposto ai cronisti che le hanno chiesto come si sentisse dopo la sentenza. ”Ho ancora fiducia nella giustizia”, ha aggiunto.