Alberto Stasi, la donna accusata di minacce si difende: “Sono una medium. Parlo con Chiara Poggi”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 4 Maggio 2018 - 14:03 OLTRE 6 MESI FA
Alberto Stasi, la donna accusata di minacce si difende: "Sono una medium. Parlo con Chiara Poggi" (foto Ansa)

Alberto Stasi, la donna accusata di minacce si difende: “Sono una medium. Parlo con Chiara Poggi” (foto Ansa)

PAVIA – “Sono una medium. Ho soltanto scritto quello che mi diceva Chiara”: così si è difesa in aula la donna accusata di minacce ad Alberto Stasi, il commercialista in carcere dopo la condanna definitiva a 16 anni per l’omicidio della sua fidanzata Chiara Poggi.

Vittima di minacce e insulti e, secondo quanto ha denunciato, anche di un pedinamento, Alberto Stasi, oggi 34enne, ha trascinato alla sbarra Maria Grazia Montani, ex amministratrice di un gruppo Facebook.

“Sei finito, la pagherai, non basteranno i proiettili a fermare la parola divina” questo solo uno dei tanti post pubblicati su Facebook contro Alberto Stasi.

Oggi l’imputata, a processo per diffamazione e minacce aggravate, si è difesa dicendo di essere una ‘medium’ e di avere scritto solo “quello che mi diceva Chiara Poggi, con cui comunicavo perché ho questo dono fin da bambina”. La 51enne ha affermato di “parlare quotidianamente” con la ragazza morta e di fare da tramite con sua madre.

“Mi parlava anche nel sogno – ha affermato in aula stamane- e alcune volte mi svegliavo urlando”.

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E sull’incontro con Alberto Stasi, avvenuto in un parcheggio, la donna in aula ha dichiarato:

“Mi trovavo lì perché in quel periodo, tre volte alla settimana, andavo a casa di mio padre a fare le pulizie. Quel giorno è stata Chiara a dirmi che Stasi si trovava in auto – ha aggiunto Montani – per questo sono uscita e ho scattato prima una foto alla mia macchina e poi alla sua. A quel punto l’ho visto accovacciato sul sedile posteriore”. Al legale di parte civile, l’avvocato Giada Bocellari, che le chiedeva come faceva a sapere che proprio quella era la vettura dell’uomo, ha risposto: “Lo sapevamo tutti qual era la sua macchina. Lo abbiamo letto sui giornali”.