Alemanno il “buono”: “Mio figlio mi ha convinto a perdonare i suoi aggressori”
Alla fine ha vinto il figlio ed il sindaco di Roma Gianni Alemanno, contenendo, probabilmente a fatica, il suo carattere di “duro”, si è lasciato convincere a perdonare gli aggressori del ragazzo.
«Mi ero arrabbiato con Manfredi perché non voleva denunciare gli aggressori. Sosteneva che era stata una stupidaggine e che la denuncia li avrebbe inguaiati. Poi ho capito che è un gesto generoso».
Alemanno lo ha confidato al Corriere della Sera in una intervista sull’aggressione subita da suo figlio, non ancora quindicenne, a Piazza Euclide nel quartiere Parioli, per la quale alla fine «abbiamo lasciato stare».
«Spinte esagerate verso desideri che si fatica a raggiungere», la ricerca «della scorciatoia, del guadagno facile, o dell’autoaffermazione attraverso la violenza» sono alla base di gesti come quello dei cinque aggressori. Ma, ha detto il sindaco, «sbaglia chi sostiene che Roma è una città violenta» e rifiuta «l’equazione ridicola» secondo la quale dal suo arrivo al Campidoglio la città ha assunto un tono “piu” muscolare.
Gli episodi che si sono verificati, succedono anche nelle altre città: “Vogliamo fare un paragone con New York o Londra? O con Parigi, dove c’é un sindaco di sinistra e dichiaratamente gay, eppure si registrano -ha concluso Alemanno – problematiche peggiori delle nostre?».