Alessandria: messa per Mussolini, terzo caso dopo Vicenza e Reggio Calabria

di Redazione Blitz
Pubblicato il 30 Aprile 2015 - 09:52 OLTRE 6 MESI FA
Alessandria: messa per Mussolini, terzo caso dopo Vicenza e Reggio Calabria

Alessandria: messa per Mussolini, terzo caso dopo Vicenza e Reggio Calabria

ALESSANDRIA – Messa per Mussolini, terzo caso dopo Vicenza e Reggio Calabria. “Questa è in ricordo di Mussolini”: così don Gianni Toriggia, lunedì scorso 27 aprile, ha accolto i fedeli alla messa delle 18 nel Duomo di Alessandria, davanti a un piccolo gruppo di una dozzina di persone. Del resto anche i manifesti funebri sparsi un po’ ovunque ad Alessandria lo avevano annunciato: “Gli Italiani di Alessandria ricordano il sacrificio di Benito Mussolini e dei trecentomila caduti della Repubblica sociale italiana”.

E’ il terzo caso di messe in suffragio del Duce, è successo a Reggio Calabria, una messa è stata cantata a Vicenza. Su La Stampa Valentina Frezzato raconta dello stupore e sconcerto tra i presenti al Duomo di Alessandria. E anche del disappunto del vescovo che non ne sapeva niente, seppure don Gianni assicuri sul fatto che è 50 anni che messe per “lui” vanno celebrandosi.

Il vescovo in quei giorni era impegnato nell’organizzazione della processione per la Madonna della Salve, patrona della diocesi, per questo non si è accorto di nulla: «Se avessi visto quei manifesti, avrei stoppato tutto».

Appena ha saputo, ha subito contattato il parroco della cattedrale: «L’ho “sgridato”, gli ho detto di fare attenzione la prossima volta. Non si usa Dio per portare avanti giochi di parte, per le nostalgie. Non si deve usare la fede come atto politico».

Il pastore del duomo, però, ha pure aggiunto: «È Papa Francesco che insegna questo, che dice di avere misericordia. Ci sarà persino il Giubileo sulla riconciliazione. Io prego, non do giudizi. Quelli devono rimanere fuori dalla mia chiesa». (Valentina Frezzato, La Stampa).