Dito medio da Bossi, il cantante Alessandro Pelagalli annuncia querela

Pubblicato il 13 Luglio 2011 - 10:56 OLTRE 6 MESI FA

BESOZZO (VARESE) – Bossi gli ha mostrato il dito medio, e lui annuncia querela. Alessandro Pelagalli, cantante di origine salentina che si era esibito alla festa della Lega a Besozzo (Varese) e si era beccato l’insulto “digitale” da Bossi e Calderoli, ha deciso di passare per vie legali. I due ministri gli avevano mostrato il dito medio perché stava intonando una canzone per celebrare l’Unità d’Italia.

La cosa curiosa, ha detto il cantante in un’intervista rilasciata a Repubblica, è che “tre quarti del pubblico in platea era meridionale”. Infatti, ha spiegato Pelagalli, “poco dopo il fattaccio, una signora mi ha chiesto una tarantella. Mi ha sorpreso, dato che quando suono alle feste padane elimino tutti i brani che possano in qualche modo richiamare il sud. Così, per evitare di scaldare inutilmente gli animi, ho chiesto quanti meridionali fossero presenti: hanno alzato la mano tre quarti degli spettatori. E hanno tutti ballato e applaudito le canzoni napoletane e quelle in dialetto leccese”.

Pelagalli ha rivelato anche un altro dettaglio: “Ci ho anche rimesso dei soldi: il compenso pattuito per la serata era di 250 euro, che sarebbero stati spartiti tra me e un’altra cantante con cui ho diviso il palco. Quando lei è andata a ritirare i soldi, gli organizzatori le hanno detto che 50 euro ci erano stati detratti perché avevamo cantato un’ora e mezzo, meno rispetto a quanto concordato. Ovvero, il tempo sottratto era quello dei discorsi di Bossi e Calderoli”.