Il consigliere comunale di Padova insulta i “benpensanti”: “Sono dei rotti in c…”

di Davide Maggiore*
Pubblicato il 7 Dicembre 2010 - 12:31 OLTRE 6 MESI FA

«Quei rotti in c… dei benpensanti». Decisamente non usa mezze misure, Vittorio Aliprandi, consigliere comunale del centrodestra a Padova, quando è su Facebook. Dal suo profilo sul sito del social network, qualche giorno fa, aveva diffuso alcune contestatissime dichiarazioni sui rom. «Mi fanno vomitare», aveva detto, per poi aggiungere «quello che fa lo storpio e in stazione cammina normalmente, vorrei prenderlo a calci».

A scatenare la rabbia del politico locale, che rispondendo ad un altro utente, sempre su Facebook, aveva persino parlato di «campi di concentramento», era stato un furto subito ad opera di due bambini nomadi. E un altro furto, stavolta in un supermercato di Terranegra, ha dato un seguito alle esternazioni dell’assessore: «Questi non fanno vomitare?», ha tuonato online Aliprandi, riferendosi alle due rom fermate per il reato. Per poi chiarire, con termini decisamente espliciti, chi siano i destinatari della domanda: «A quei rotti in c… dei benpensanti».

Linguaggio che l’uomo, secondo alcune dichiarazioni diffuse dal sito del Mattino di Padova, trova normale utilizzare su Facebook. Il social network, ha detto, «è un luogo dove tu vai personalmente, discuti con qualcuno come fai quando ti trovi con la gente, come fai di persona, quindi anche i termini che usi non sono gli stessi che useresti quando devi fare un intervento in consiglio comunale». Questo, ha voluto specificare, è il luogo giusto per affrontare questioni simili. E ha provocato ancora: «La prossima volta facciamo il consiglio comunale in Facebook». Dove certamente il politico gode di un certo seguito: sono 1290, molti dei quali aggiunti dopo le dichiarazioni sui rom, i suoi ‘amici’ virtuali. E alcuni hanno mostrato apprezzamento anche per l’ultimo attacco ai «benpensanti», elogiando apertamente il commento con annesso insulto.

*Scuola di giornalismo Luiss