“Allah Akbar”: il grido davanti ad una caserma gli costa…una denuncia

di Redazione Blitz
Pubblicato il 20 Luglio 2016 - 16:12| Aggiornato il 21 Luglio 2016 OLTRE 6 MESI FA
"Allah Akbar": il grido davanti ad una caserma gli costa...una denuncia

“Allah Akbar”: il grido davanti ad una caserma gli costa…una denuncia (Foto archivio Ansa)

BOLOGNA  – “Allah Akbar“. Questo il grido che nel pomeriggio del 19 luglio è risuonato fuori dalla caserma dell’Esercito di Castel Maggiore, nella provincia di Bologna. Non tre terroristi islamici pronti a farsi saltare in aria sono però gli autori del grido, ma tre burloni italiani a cui questo scherzo è costato caro. I tre ragazzi erano a bordo di un Suv e al passaggio davanti ad una caserma dell’esercito hanno ben pensato di dar voce alle ugole urlando “Allah è grande“. Un inutile procurato allarme in un periodo delicato post-attentati, che gli è costato una denuncia.

E’ un noioso pomeriggio del 19 luglio a Castel Maggiore e tre uomini di 30 anni a bordo di un Suv, alla vista della caserma dell’esercito, pensano bene di gridare Allah Akbar, Allah è grande, l’inno dei terroristi islamici proprio ai due militari che erano di piantone fuori dall’edificio. In tempi di terrorismo nessuna minaccia va sottovalutata e così i due militari di guardia, che avevano parzialmente trascritto il numero di targa del Suv, danno l’allarme. I carabinieri, poco dopo, rintracciano la vettura e identificano i tre a bordo.

Non si trattava certo di tre aspiranti jihadisti pronti a sacrificarsi per la causa dell’Isis, ma semplicemente di tre artigiani della provincia di Bologna che, forse per noia, hanno pensato di fare uno scherzo. O almeno questo è quello che hanno detto ai carabinieri che li hanno rintracciati. Una bravata, insomma, per allietare un caldo pomeriggio estivo. Peccato però che dello stesso parere non siano stati né i militari, né il procuratore aggiunto Valter Giovannini, coordinatore del gruppo antiterrorismo, che ha aperto nei loro confronti un fascicolo per procurato allarme e ha dichiarato:

“In un momento come questo, simili comportamenti fanno cadere le braccia”.