Alluvione Refrontolo, Genio Civile: “Non è colpa delle balle di fieno”

di redazione Blitz
Pubblicato il 3 Agosto 2014 - 22:18 OLTRE 6 MESI FA
Alluvione Refrontolo, Genio Civile: "Non è colpa delle balle di fieno"

Alluvione Refrontolo, Genio Civile: “Non è colpa delle balle di fieno”

TREVISO – L’alluvione che sabato notte ha colpito la provincia di Treviso, non avrebbe nulla a che vedere con le balle di fieno. Almeno secondo il capo del Genio Civile di Treviso, Alvise Lucchetta e il comandante provinciale della Forestale, Alberto Piccin, che hanno sorvolato e percorso a piedi l’area del disastro.

Quel fiume di acqua e fango che ha travolto all’improvviso un centinaio di partecipanti ad una festa di paese a Refrontolo, in provincia di Treviso, secondo i due esperti, avrebbe

“un’unica causa: l’eccezionale quantità d’acqua caduta nella zona in un tempo brevissimo. Le rotoballe di fieno non c’entrano”, assicurano.

I due tecnici spiegano che

“una quantità d’acqua assolutamente eccezionale ha interessato contemporaneamente due microbacini contigui attraversati dal torrente Lierza, che appartiene al sistema Livenza. Quando l’acqua dai due microbacini è confluita nel Lierza era così tanta che il torrente non è stato in grado di reggerla”.

Per spiegare l’eccezionalità del fenomeno i due esperti danno alcune cifre “assolutamente sconvolgenti” ai loro stessi occhi: il Lierza è una “incisione” nel terreno, con una larghezza massima di 5-6 metri e una profondità di 2-3 metri.

“Dopo la bomba d’acqua sui due microbacini, il letto del fiume si è allargato in alcuni punti fino a 60 metri e l’altezza della piena ha superato i cinque metri”.

Nel suo percorso verso un altro torrente più grande, affluente del Livenza, la forza dell’acqua ha impattato la struttura nella quale si svolgeva una festa ed ha fatto quattro vittime, trascinato a valle le automobili che ha incontrato e qualche detrito. E le rotoballe di fieno che avrebbero fatto da “tappo” al torrente, come ipotizzato in un primo momento?

Una grande rotoballa – spiega il comandante Piccin – è di mezzo metro cubo. Una dimensione quasi irrisoria rispetto alla forza di un fiume largo 60 metri”.