Alluvione a Saponara, soccorsi scavano con le mani: 3 morti

Pubblicato il 23 Novembre 2011 - 09:15 OLTRE 6 MESI FA

MESSINA – E’ di tre morti il bilancio ufficiale della frana avvenuta a Saponara, un paese della fascia tirrenica del messinese, dove nel tardo pomeriggio di ieri un costone roccioso si e’ abbattuto su alcune case della frazione di Scarcelli. Lo ha detto all’ANSA l’ing. Pietro Lo Monaco, responsabile della protezione civile regionale, rettificando le notizie che erano state diffuse in nottata dalla stessa unita’ di crisi istituita presso la prefettura di Messina. Il maltempo che in questi giorni interessa la Sicilia ha causato alluvioni e frane in tutto il messinese, le Eolie sono rimaste isolate il 22 novembre per il mare che ha raggiunto forza 7 e le citta rimangono nello stato di allerta.

Stanno ancora scavando con le mani le squadre dei vigili del fuoco a Saponara, il paese della fascia tirrenica del messinese dove ieri una frana ha travolto alcune abitazioni della frazione di Scarcelli. La zona e’ infatti raggiungibile solo a piedi e le ruspe non sono ancora riuscite a superare lo sbarramento di detriti e fango.  Il capo della Protezione civile Franco Gabrielli e’ nel messinese per un sopralluogo nelle zone colpite ieri dal maltempo. Sta effettuando, assieme al prefetto di Messina Franco Alecci e il capo della Protezione civile regionale, Pietro Lo Monaco, un sorvolo in elicottero nella zona interessata dal disastro, in particolare Saponara a Barcellona Pozzo di Gotto.

In un primo momento l’unica vittima accertata era Luca Vinci, un bambino di dieci anni. Sono stati individuati i corpi senza vita di Luigi e Giuseppe Valla, padre e figlio, le due persone che risultavano disperse nella frana di Saponara. Lo ha reso noto ai soccorritori il prefetto di Messina, Franco Alecci. E’ quindi di tre morti al momento il bilancio ufficiale del nubifragio. E’ salva la donna di 24 anni data per dispersa. Mentre il sole e’ coperto da un cielo velato di nero, a Saponara, nel Messinese, si continua a scavare tra il fango alla ricerca di dispersi. Anche le persone si sono attrezzate con vanghe e stanno pulendo strade e cantine invase dal fango.

”Vivo qui da 20 anni – racconta Giovanni, 48 anni – non era mai successa una cosa del genere. Le case crollate erano li’ da almeno 50 anni. In passato non c’e’ mai stato un caso del genere: e’ stata una tragedia. Eravamo tutti bloccati e non si poteva scappare”. Mentre con i familiari, armato di pale, toglie il fango dalla cantina della propria casa, Giovanni ricorda nitidamente cosa e’ accaduto ieri sera: ”Ero bloccato in auto e non riuscivo neanche a scendere dalla vettura per aiutare i miei, non ho visto mai cadere tanta acqua tutta insieme”.

Sui soccorsi dice che ”sono stati veloci, perche’ sono arrivati subito i militari della brigata Aosta e i medici del 118, con appartenenti alla Protezione civile comunale, che hanno aiutato subito alcune persone rimaste bloccate a lasciare le loro abitazioni”.

Sono stati ripristinati i collegamenti marittimi da Milazzo per le isole Eolie, interrotti ieri a causa del maltempo che ha imperversato nella provincia di Messina. Stromboli, Ginostra, Panarea, Alicudi e Filicudi erano isolate da lunedi’ pomeriggio.    La mareggiata di ieri, che si e’ protratta per quasi tutta la giornata, ha causato non pochi danni alle strutture portuali eoliane, Ciottoli e terriccio sono finiti anche nelle strade e da stamane sono al lavoro gli operai comunali e la squadra della Protezione civile.

”In questo momento c’e’ il rischio di dover disporre con una ordinanza l’evacuazione di 420 persone: 220 nel centro del paese e 200 nella frazione di Scarcella”. Lo ha detto il sindaco di Saponara, Nicola Venuto, a termine del vertice con il capo della Protezione civile nazionale Franco Gabrielli. ”In questo momento ci sono una dozzina di famiglie senza casa – ha aggiunto – ma c’e’ un rischio residuo sui costoni che va analizzato da geologi della Regione, dopo decideremo”.

Due delle tre vittime del maltempo, a Saponara, sono state recuperate dai vigili del fuoco. Il primo, ha spiegato un ufficiale dei carabinieri ai cronisti, e’ il bambino di dieci anni, il secondo sarebbe il ventottenne rimasto travolto dal fango insieme al padre. Le due salme stanno per essere condotte all’obitorio del Policlinico di Messina.

La testimonianza dei danni causati dall’alluvione in un video amatoriale: