Bari, bimba morta di infezione intestinale: “Colpa del latte non pastorizzato”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 6 Giugno 2017 - 10:56 OLTRE 6 MESI FA
Bari, bimba morta di infezione intestinale: "Colpa del latte non pastorizzato"

Bari, bimba morta di infezione intestinale: “Colpa del latte non pastorizzato”

BARI – Una infezione è costata la vita ad una bimba di 16 mesi di Altamura, morta all’ospedale pediatrico San Giovanni XXIII di Bari. Ricoverati insieme a lei anche altri due bambini e ora le autorità sanitarie puntano il dito contro il latte non pastorizzato. La bimba infatti è deceduta per una grave infezione intestinale e sempre da Altamura arrivano gli altri due bambini, che presentano sintomi simili ma le cui condizioni non sarebbero critiche. La Asl della Puglia ora ha disposto accertamenti su alimenti prelevati a campione da bar, supermercati e caseifici di Altamura per cercare il prodotto dal latte crudo, forse un gelato, che avrebbe causato l’infezione killer.

Il sito della Gazzetta del Mezzogiorno scrive che la piccola Vittoria è morta per una grave infezione e potrebbe aver mangiato del latte non pastorizzato, per questo motivo anche se non si parla ancora di emergenza, i carabinieri del Nas stanno analizzando le possibili origini dell’infezione, che ha colpito altri due bimbi nella stessa città:

“«Allo stato attuale non c’è nessuna emergenza Seu in Puglia” fa sapere la Regione al termine del tavolo di crisi sulla sicurezza alimentare convocato d’urgenza oggi pomeriggio dal presidente Michele Emiliano e presieduto dal direttore del Dipartimento Politiche della salute e benessere sociale Giancarlo Ruscitti. All’incontro hanno partecipato rappresentanti della Asl Bari, del Policlinico, dell’Arpa Puglia, dell’Istituto zooprofilattico di Puglia e Basilicata, dell’osservatorio epidemiologico e dei Carabinieri del Nas. «Probabilmente la contaminazione – spiega la Regione – deriva dall’uso non corretto di latte crudo che non può essere assolutamente utilizzato per l’alimentazione umana se non previo trattamento termico».

Le verifiche sui prodotti caseari sono iniziate nei giorni scorsi, dopo i primi due casi accertati di Seu, ma l’esito delle analisi di laboratorio non è ancora definitivo. L’ipotesi, però, anche incrociando le informazioni sui cibi assunti dai tre bambini, è che a provocare l’infezione sia stata la somministrazione di latte crudo, probabilmente contenuto in una vaschetta di gelato. Al momento la situazione è sotto controllo e «non desta preoccupazione» ma «la Asl di Bari – prosegue la Regione – ha preallertato i pronto soccorsi in modo che vi sia un’attenzione particolare su casi anche lievi di gastroenterite emorragica in tutte le classi di età per monitorare l’insorgenza di eventuali nuovi casi e trattarli precocemente», raccomandando «vivamente alla popolazione che tutti gli alimenti vanno consumati previa adeguata cottura per ciascuna categoria, evitando di somministrare prodotti crudi in specie ai bambini in età pediatrica»”.