Altopiano di Asiago (Vicenza): 200 casi di gastroenterite, tanti i turisti, un mistero ancora irrisolto. I contagi potrebbero essere molti di più. Acqua contaminata o cibi avariati?

Pubblicato il 26 Agosto 2009 - 15:08 OLTRE 6 MESI FA

Sull’Altopiano di Asiago ben 200 persone hanno manifestato, contemporaneamente, sintomi di gastroenterite, con nausea, vomito, diarrea e un leggero stato febbrile. Un mistero che avvolge la zona e a cui ancora nessuno sa dare una spiegazione certa.

L’azienda sanitaria 3 di Bassano del Grappa ha escluso che si possa trattare di influenza A, in quanto i pazienti non denuncerebbero sintomi di carattere respiratorio. Ma quello che c’è per ora sono solo ipotesi di cosa avrebbe potuto causare quella che sembra una vera e propria epidemia. Forse la causa è stata una contaminazione dell’acqua, del cibo? O una forma virale di gastroenterite? Queste le ipotesi al vaglio dei medici. Ma per ora nessuna certezza.

L’Ulss 3 ha per ora avviato le analisi dei campioni (i cui risultati sono previsti per domani) per comprendere cosa possa aver causato il problema.

Nel frattempo è stato rivolto un appello a tutti coloro che manifestassero i medesimi sintomi a contattare il medico di famiglia o la guardia medica turistica.

I casi potrebbero essere in realtà molti più di quelli fino ad ora conteggiati: lo ipotizza il dottor Maurizio Sforzi, direttore del dipartimento di prevenzione dell’Ulss 3 di Bassano del Grappa. «Non possiamo dirlo con certezza – spiega – ma come succede spesso in questi casi quelli che vengono colpiti in forma lieve probabilmente non hanno chiesto l’intervento di medici e sanitari e magari si sono rivolti alla farmacia. Forse non è un caso che questa mattina ad Asiago le farmacie avevano esaurito i fermenti lattici».

Contagiati anche i turisti. C’è poi da tener presente l’aspetto legato all’alto numero di turisti presenti in questi giorni sull’Altopiano dei Sette Comuni. «Non escludiamo – aggiunge il direttore – che una buona parte di villeggianti, proprio in considerazione del fatto che le vacanze erano finite o agli sgoccioli, possano essere scesi in pianura per rivolgersi al loro medico e all’Ulss di competenza. Per questo, già questa mattina, abbiamo inviato una nota anche alle altre Ulss del Veneto».