Amanda Knox, dna sul coltello… ma la difesa: “Non è quello che uccise Meredith”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 31 Ottobre 2013 - 16:09 OLTRE 6 MESI FA
Il coltello da cucina sequestrato in casa di Sollecito

Il coltello da cucina sequestrato in casa di Sollecito

ROMA – Pochi giorni fa lo scoop del Messaggero, il dna di Amanda Knox “è sul coltello che uccise Meredith Kercher”, adesso la conferma della nuova perizia, svolta per disposizione della Corte, e depositata oggi.

Il coltello da cucina venne sequestrato in casa di Sollecito, all’epoca del delitto fidanzato con la Knox, entrambi condannati in primo grado, rispettivamente, a 26 e 25 anni di reclusione. Per le difese dei due imputati, quel legame affettivo rendeva normale la presenza delle tracce genetiche di Amanda sul coltello, visto che la giovane americana frequentava normalmente l’abitazione di Raffaele e usava gli oggetti.

Ma, seconda la difesa, quello non è il coltello usato per uccidere Meredith: “Questa perizia esclude categoricamente che il coltello sia l’arma del delitto” annuncia Giulia Bongiorno, l’avvocato di Sollecito, “l’ennesima prova che non c’è alcun collegamento tra Raffaele e l’omicidio di Meredith Kercher, dopo la perizia sul gancetto del reggiseno che aveva escluso anche in quel caso la presenza del Dna di Sollecito”.  “E’ la dimostrazione che Amanda lo ha preso per tirarlo fuori dal cassetto e farne un normale uso in cucina”. Ma ancor più importante, sottolinea Maori, è il fatto che sul coltello “non c’è il Dna di Meredith. Come avevano ampiamente dimostrato i periti della Corte d’assise d’appello di Perugia”.