Amatrice, terremotati protestano a consegna 25 cassette: “7 mesi per muffa e no luce”

di redazione Blitz
Pubblicato il 15 Marzo 2017 - 19:21 OLTRE 6 MESI FA

AMATRICE  – Rivolta dei terremotati ad Amatrice, durante la consegna delle prime 25 casette. “Siamo stanchi, bisogna dirlo, 7 mesi per consegnare queste case, che case non sono, con la muffa e senza luce”. Così Rita D’Annibale è una degli sfollati che hanno protestato a più riprese durante la cerimonia dell’inaugurazione. Fischi e interruzioni per Zingaretti e Pirozzi presenti alla consegna. “Non ci venite a dire che siete orgogliosi di questo Sistema. Diciamo le cose come stanno, non le bugie, perché siamo stanchi”

“Nessuno ascolta i cittadini – si sfoga Rita – Sono più che arrabbiata, sono delusa. Mi sembra che sono passati 7 mesi per avere 25 container travestiti da casette”. “I Sae – (soluzioni abitative di emergenza, ndr) – sono per l’emergenza, dopo 7 mesi non siamo più in emergenza. Qui non si è fatto nulla e chi sta qui non è in grado di gestire la situazione, si dimettano tutti. Qui ad Amatrice, come in tutto il cratere, non è stato fatto nulla. Si parla di ricostruzione – conclude la sfollata – e devono ancora rimuovere le macerie dalle zone rosse”.

Il sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi ha spiegato: “Oggi è una delle tante tappe, la prima è stata il ponte della rinascita, poi la scuola provvisoria, poi il liceo e oggi con la consegna delle prime case è la quarta tappa di questo percorso. Ogni risultato che si ottiene è frutto del lavoro dell’uomo, di tanti uomini. Ringrazio gli uomini, anche chi oggi non c’è più”.

“Oggi inizia il ritorno ad Amatrice, grazie all’impegno di tutti, dall’Esercito alla Protezione civile, al Comune”, gli ha fatto eco il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti. “In questo luogo -ha aggiunto Zingaretti – avevamo preso l’impegno di smontare le tende per far tornare qui gli amatriciani. Attualmente sono aperti 17 cantieri. Fra 10 giorni – ha aggiunto il presidente delle Regione – apriremo il nuovo Pass sanitario. La scelta di tornare qui è la più importante. Siamo andati avanti grazie a quanti hanno fatto la propria parte. Dal 1 aprile aprirà l’ufficio per la ricostruzione. Oggi – ha concluso Zingaretti – non è l’arrivo, ma la prima tappa, da qui, dal primo campo allestito il 25 agosto, inizia il ritorno dei cittadini ad Amatrice”.

Ma un gran numero di sfollati non condivide l’entusiasmo. Non solo per i ritardi, ma anche per gli evidenti disagi: “Di 25 casette consegnate oggi soltanto 3 hanno la corrente elettrica allacciata” mentre altre “presentano già segni di muffa” protestano i residenti che hanno già annunciato: il primo aprile ci sarà una grande manifestazione di piazza.