Amedeo Matacena, la Cassazione: “E’ un disperato che farnetica”

di redazione Blitz
Pubblicato il 17 Maggio 2014 - 19:39 OLTRE 6 MESI FA
Amedeo Matacena

Amedeo Matacena

ROMA – “Farneticazioni di un uomo disperato”. Questo il commento che filtra dalla Cassazione a proposito della ‘teoria’ del complotto-vendetta che Amedeo Matacena, l’ex deputato di Forza Italia fuggito a Dubai dopo un soggiorno alle Seychelles, sostiene che sia stata ordita ai suoi danni dalla magistratura.

“Sono solo farneticazioni di una persona disperata che è a tutti gli effetti un latitante per essersi sottratto a una condanna definitiva che poggia su ‘fatti storici’ accertati e pacifici sui suoi contatti con la cosca Rosmini”, spiegano fonti della Suprema Corte che rilevano come questi rapporti siano ‘testimoniati’ anche da intercettazioni.

In Cassazione, nei procedimenti che riguardavano Matacena, “non c’è stato alcun collegio precostituito ed è singolare che questo signore si lamenti del fatto che i suoi legali avrebbero visto un magistrato nell’ufficio del Primo presidente. Chi mai dovrebbe esserci nell’ufficio del Primo presidente se non dei magistrati? E’ una cosa perfettamente normale”, si fa presente. Chi si prende il compito di parlare e difendere la Suprema Corte dalle insinuazioni complottiste lanciate da Matacena – non nuovo ad attacchi nei confronti della magistratura, specie quella reggina che lo teneva sotto inchiesta, come attestano le tante interpellanze presentate quando sedeva sui banchi della Camera – rileva inoltre come il collegio della Quinta sezione penale, quello che decretò la condanna definitiva il sei giugno 2013, “non sapeva nemmeno chi fosse questo Matacena”.