MILANO – Omicidio colposo e lesioni colpose, con l'aggravante dalla violazione delle normative sulla sicurezza. Sono le accuse contestate dalla Procura di Milano a 7 ex funzionari pubblici dell'Enel che hanno ricoperto cariche direzionali nella storica centrale termoelettrica di Turbigo, in provincia di Milano, in relazione a 40 casi di lavoratori morti o che si sono ammalati per la presenza dell'amianto nello stabilimento.
Nell'inchiesta, coordinata dal dipartimento guidato dal procuratore aggiunto Nicola Cerrato e affidata al pm Maurizio Ascione, che in precedenza era carico di ignoti, sono state ora iscritte nel registro degli indagati 7 persone che, tra gli anni '70 e '80, hanno avuto ruoli di direzione nell'impianto (la cui prima attivita' risale alla fine degli anni '20) o sono stati tra i componenti del cda di Enel, che all'epoca era una societa' pubblica.
Le indagini avrebbero accertato la correlazione tra una decina di morti per mesotelioma pleurico e una trentina di casi di operai malati delle stesse forme tumorali e la respirazione delle polveri di amianto durante il lavoro nella centrale. Secondo l'accusa, i 7 indagati non avrebbero predisposto le necessarie misure di sicurezza per tutelare la salute dei lavoratori.
L'aggiunto Cerrato e il pm Ascione, intanto, stanno indagando anche per altri casi di morti e malattie che si sono verificati nel corso degli anni nello stabilimento della Alfa Romeo di Arese e in quello della Ansaldo a Legnano, sempre in provincia di Milano.
Due fascicoli di inchiesta che sono ancora a carico di ignoti, come la seconda 'tranche' di indagine su una ventina di casi di lavoratori degli stabilimenti milanesi della Pirelli morti negli anni scorsi per tumori legati all'amianto, ma anche a due sostanze pericolose, l'Ipa e l'Ammine, che, secondo l'accusa, sarebbero state utilizzate nelle procedure di lavorazione degli pneumatici.
Undici ex dirigenti della Pirelli sono invece gia' a processo con le accuse di omicidio colposo aggravato e lesioni colpose gravi in relazione a 24 casi, tra dipendenti morti di mesotelioma pleurico e altri malati di tumore.