Milano: 1600 domande per fare gli spalatori di neve. Un terzo over 30

Pubblicato il 17 Novembre 2011 - 11:42 OLTRE 6 MESI FA

MILANO – Anche spalare la neve è un modo per sbarcare il lunario: in pochissimi giorni a Milano 1600 persone si sono iscritte al registro dell’Amsa candidandosi come “riservisti” spalatori. 75 euro netti al giorno, per otto ore di lavoro, 90 euro se in notturna, è la proposta dell’Amsa: in cambio si resta disponibili a una chiamata dell’Amsa in caso di urgenza. Mille saranno i fortunati che, presumibilmente, brinderanno al primo apparire di un fiocco bianco. L’anno scorso, alla chiusura dei registri, si erano iscritti in cinquemila: la crisi ha fatto lievitare il numero delle domande. Interessante, quale indicatore sociale della crisi, è l’identikit del candidato tipo.

I dati aggiornati al 15 novembre parlano di 1.437 uomini contro 171 donne. Gli studenti sotto i 19 anni sono 248, mentre 691 sono compresi nella fascia 20-29 anni, 528 tra i 30 e i 49 anni (32,6%), 118 hanno tra i 50 e i 59. Uno ha più di 70 anni. La nazionalità degli aspiranti spalatori è un’altra novità. Gli italiani sono 1.319 su 1.608, vale a dire l’82 per cento. Seguono a grande distanza peruviani (62), ecuadoriani (21), romeni (20), marocchini (19).

Considerando il peso della crisi e la penuria di posti di lavoro, non deve sorprendere che lo spalatore di neve tipo non sia un giovane alla ricerca di un lavoretto. Un terzo della manodopera per l’emergenza neve proviene dalla fascia dei trentenni. La stragrande maggioranza è composta da italiani, maschi, segno che le incombenze più faticose non sono affatto appannaggio esclusivo degli extracomunitari. Sorge il dubbio che, nonostante l’episodicità intrinseca di questa occupazione, tali lavoratori facciano parte della famosa generazione “neet” (non studiano, non lavorano), due milioni e duecentomila  individui che sfuggono a ogni catalogazione occupazionale, magari perché perennemente impiegati in nero.

“Fino a qualche anno fa – sottolinea Sonia Cantoni, presidente Amsa – in queste liste si iscrivevano prevalentemente giovani, soprattutto studenti e cittadini provenienti da altri Paesi. Oggi invece i dati parziali indicano un 41% di iscritti di età superiore ai 30 anni e oltre l’80 per cento di nazionalità italiana: un chiaro indicatore della crisi economica, poche certezze e molta precarietà. Anche se può apparire solo una goccia nell’oceano, in caso di abbondanti nevicate Amsa offre un’occasione di lavoro al servizio della città”. Comunque sempre meglio degli spalatori di neve pagati dal Comune di Palermo con gli straordinari pagati ad Agosto…