Blitz in tutta Italia: a caccia di anarchici, No Tav e ultras

Pubblicato il 17 Ottobre 2011 - 08:25 OLTRE 6 MESI FA

Foto LaPresse

ROMA – Vasta operazione su tutto il territorio nazionale, di Polizia e Carabinieri con perquisizioni e controlli negli ambienti degli anarco-insurrezionalisti e dell’estremismo più radicale. L’operazione, coordinata tra Polizia e Carabinieri, iniziata all’alba di lunedì, fa seguito ai gravi incidenti avvenuti a Roma nel corso della manifestazione degli indignati sabato scorso.

Domenica sei persone sono state fermate a Firenze mentre rientravano a Roma. Poi sono state rilasciate. I giovani viaggiavano su un furgone, dentro al quale è stato trovato “materiale utilizzato probabilmente durante gli scontri nel corso della manifestazione di sabato”.

Gli agenti della Polstrada gli hanno trovato in tasca anche alcuni scontrini di esercizi romani e biglietti della metropolitana. Dopo averli identificati e scoperto che tutti appartenevano ad ambienti vicini all’area anarchica, gli agenti della Polstrada li hanno scortati fino a Firenze Nord dove il camper e’ stato perquisito.

Dopo l’indignazione e la condanna, la parola passa alle forze dell’ordine e la magistratura. A Milano polizia e carabinieri hanno eseguito almeno sei perquisizioni tra esponenti dell’ex “Bottiglieria”. A casa di un giovane sarebbero state trovate una fionda e alcune bombolette. L’attenzione degli investigatori si sarebbe concentrata, in particolare, su indumenti che potrebbero portare all’identificazione degli autori degli scontri.

Inoltre si cercano armi, oggetti contundenti e materiale esplosivo. Se si trovassero riscontri, potrebbe scattare l’arresto in flagranza. Stessa situazione a Napoli e provincia che però ha visto la polizia entrare anche in appartamenti degli ultrà del Napoli e degli esponenti di “Insurgencia”. A Roma le forze dell’ordine si sono recate da sei appartenenti del “Laurentino okkupato”.

A Padova sarebbe stata perquisita anche la sede di un’associazione, legata al “centro popolare occupato Gramigna”. Oltre che alcune abitazioni degli stessi attivisti. Poi Livorno, Palermo e Teramo. Anche Torino è stata coinvolta nelle indagini. Il capoluogo piemontese ha una lunga tradizione di centri sociali legati all’area anarchica. Così come a Cosenza e Senigallia. A Firenze sono state sequestrate maschere antigas e passamontagna. A Bologna sono stati trovati, tra le altre cose, maschere antigas, fumogeni, paracolpi per gambe e schiena, caschi integrali.

I controlli sono state eseguiti sulla scorta dell’articolo 41 del Testo unico leggi di Pubblica sicurezza secondo il quale “gli ufficiali e gli agenti di polizia giudiziaria, che abbiano notizia, anche per indizio, della esistenza, in qualsiasi luogo pubblico o privato, o in private abitazioni, di armi, munizioni o materiali esplodenti, non denunciate o non consegnate, o comunque abusivamente detenute, procedono immediatamente a perquisizione e sequestro”.