Ancona: arrestato pentito di mafia. Minaccia strage se non partecipa alla comunione del figlio

Pubblicato il 17 Maggio 2010 - 10:30 OLTRE 6 MESI FA

Un mezzo dei Carabinieri

Ha minacciato di compiere una strage se gli fosse stato impedito di assistere alla comunione del figlio. Carmelo Mutoli, 48 anni, palermitano, è un pentito di mafia su cui grava un divieto di entrare in Abruzzo. Per lui è dunque impossibile assistere al rito religioso che si svolge nel teramano. Mutoli è stato arrestato sabato sera in provincia di Ancona. Sulle reali motivazioni dell’arresto c’è il massimo riserbo ma è assai probabile che sia stato deciso in seguito alle minacce fatte dall’uomo.

Mutoli è genero del boss della Noce Francesco Scaglione, anch’egli con un passato di mafioso alle spalle. Entra e esce dal carcere dal febbraio del1994, usufruendo di programmi speciali di protezione riservati ai pentiti. È in attesa di un nuovo programma di protezione per una collaborazione in atto con la Procura di Ancona e negli anni ’90 ha collaborato anche alle indagini sulla strage di Capaci. Mutoli è appena uscito dal carcere quattro mesi fa per motivi di salute dopo aver scontato sei mesi di condanna per detenzione illegale di un fucile.

Al momento della scarcerazione, gli è stato però notificato un provvedimento di divieto di ingresso in Abruzzo. E questo non gli permette di partecipare alla prima comunione del figlio, che si svolge appunto in una località abruzzese. Ha chiesto comunque di poter partecipare, chiedendo una deroga al divieto, ma le autorità hanno negato il permesso. La sua ex compagna, madre del ragazzo, ha infatti denunciato Mutoli per stalking dopo che l’uomo l’ha più volte minacciata perché dopo il suo ultimo arresto ha negato a Mutoli il permesso di continuare a vedere il figlio.