Ancona, vongole ributtate in mare: evasione fiscale da 1,5 milioni

Pubblicato il 15 Marzo 2011 - 15:24 OLTRE 6 MESI FA

ANCONA – Un milione e mezzo di euro sottratti al fisco nel settore del commercio delle vongole. E’ l’ammontare dell’evasione scoperta dalla Direzione provinciale delle Entrate di Ancona in un’impresa che commercializza prodotti ittici. I sospetti sono nati dal fatto che ogni anno circa un terzo delle vongole pescate veniva rigettato in mare con la scusa di pulire o ricalibrare il pescato. Gli ispettori del Fisco non ci hanno creduto, e scavando scavando hanno certificato un’evasione di imponibile Ires ed Irap di circa 1,5 milioni di euro.

Al centro della verifica, la rideterminazione dei ricavi derivanti dalla compravendita di vongole, che costituiva il 90% del volume d’affari complessivo dell’azienda nel periodo d’imposta 2008. Esaminando oltre 15 mila fatture di acquisto e di vendita, oltre a vari riscontri contabili, è risultata un’omessa fatturazione relativa a quasi 600 mila chili di vongole. All’Agenzia delle Entrate è apparso del tutto inverosimile che ogni anno potesse essere rigettato in mare il 30% del pescato. Vongole per 1,6 milioni di euro, su un totale di circa 4,7 milioni di euro di vongole acquistate. Più realistico uno scarto del 5% che, applicato al totale degli acquisti, ha messo in evidenza maggiori ricavi non contabilizzati per oltre 1,5 milioni di euro.

Con l’avviso di accertamento notificato alla società sono state contestate maggiori imposte per circa 1 milione di euro, tra Ires, Irap e Iva, e quasi 1,2 milioni di euro di sanzioni. Un rapporto è stato trasmesso anche alla procura della Repubblica, perché indaghi su eventuali responsabilità penali.