Andrea Loris Stival, “almeno 2 colpevoli”. Veronica Panarello unica a guidare Polo

di Redazione Blitz
Pubblicato il 8 Dicembre 2014 - 08:32 OLTRE 6 MESI FA
Andrea Loris Stival, "almeno 2 colpevoli". Veronica Panarello unica a guidare Polo

Veronica Panarello, mamma del piccolo Andrea Loris Stival (foto Ansa)

SANTA CROCE CAMERINA (RAGUSA) – “Almeno due i colpevoli” dell’ omicidio del piccolo Andrea Loris Stival. A scriverlo è il sito del Corriere di Ragusa. L’articolo di Antonello Di Raimondo sostiene che si tratterebbe di persone “note al bambino” trovato nel fosso di Mulino Vecchio nel pomeriggio di sabato 29 novembre a Santa Croce Camerina.

Secondo il giornale, sul conto delle due persone ci sarebbero “parecchi indizi e alcune prove schiaccianti”. I due, prosegue il quotidiano, “si sarebbero coperti a vicenda dopo aver strangolato il bambino con una fascetta di plastica, di quella in uso tra gli elettricisti”.

La notizia non avrebbe trovato conferma tra gli investigatori e gli inquirenti, che continuano comunque a non escludere ogni ipotesi.

Di Raimondo torna poi a occuparsi della Polo Nera, quella di proprietà della mamma di Loris, Veronica Panarello, sulla quale si stanno concentrando le indagini:

Sarebbe sempre stata Veronica Panarello alla guida di quella «Polo» nera inquadrata dalle telecamere del «grande fratello» di Santa Croce e che la collocherebbero quel fatidico sabato mattina nei pressi della strada che porta al mulino vecchio, dove poi fu ritrovato il corpo senza vita del figlio Andrea Loris.

L’auto che si vede dalle immagini delle telecamere di sicurezza del distributore e di una azienda è quella della giovanissima mamma di 25 anni, e c’era proprio lei al volante anche se i frame, visionati decine di volte, lasciano qualche dubbio. La circostanza viene confermata dall’avvocato della famiglia Stival Francesco Villardita il quale però sostiene che la «Polo» sia stata inquadrata dalle telecamere di sicurezza ad una distanza di almeno un chilometro rispetto ai 50 metri che risultano agli investigatori, tra la provinciale 35 e la strada che conduce al mulino vecchio, dove poi fu ritrovato dal «cacciatore» Orazio Fidone il corpo del bimbo.

Di Raimondo aggiunge che la famiglia Stival crede che la donna sia innocente:

Nella sua innocenza credono ciecamente il marito 30enne camionista Davide Stival, i parenti più stretti, gli amici più intimi e la stragrande maggioranza dei cittadini santacrocesi. Loris però sarebbe stato in compagnia di almeno due persone di cui si fidava e che però in quegli attimi fatali si sarebbero tramutati nei suoi carnefici, strangolandolo con la fascetta di plastica in uso tra gli elettricisti, di cui un’altra analoga sarebbe stata usata per legare i polsi del bimbo ed impedirgli di muovere braccia e mani, come evidenziato dai segni riscontrati ai polsi dall’autopsia, molto simili a quelli lasciati sul collo.