“Andrea Loris Stival di intralcio a Veronica Panarello”: intralcio a che?

di Redazione Blitz
Pubblicato il 3 Febbraio 2015 - 10:38 OLTRE 6 MESI FA
"Andrea Loris Stival di intralcio a Veronica Panarello": intralcio a che?

“Andrea Loris Stival di intralcio a Veronica Panarello”: intralcio a che?

RAGUSA – “Andrea Loris Stival era di intralcio a Veronica Panarello la mattina dell’omicidio”. La mattina del 29 novembre Veronica si stava truccando e Loris, che aveva visto la mamma più carina del solito, continuava a chiederle di andare con lei. Questo il motivo della lite, scrivono i giudici che hanno confermato il carcere. Il piccolo Loris quindi era di intralcio a Veronica, ma per cosa? Forse la Panarello doveva incontrare qualcuno?

Queste domande non hanno ancora una risposta, ma intanto per i giudici Veronica è una “lucidissima assassina“, che avrebbe ucciso il figlio e “simulato un rapimento a sfondo sessuale per depistare” gli investigatori. C’è poi il giallo del profilo Facebook di Veronica, disattivato il giorno prima dell’omicidio e riattivato tre giorni dopo.

Alessandra Ziniti su Repubblica scrive:

“«Mamma, perché ti stai truccando? Dove devi andare? ». «A un corso di cucina, Loris». «Io vengo con te, a scuola non ci voglio andare». «No, tu vai a scuola e basta». Aveva visto sua madre con un look particolarmente curato quella mattina del 29 novembre Loris Stival, si era “incuriosito” e non voleva lasciarla. Sarebbe stato questo il motivo della discussione che, mezz’ora dopo, avrebbe portato Veronica Panarello ad uccidere suo figlio, legandogli i polsi, strangolandolo con una fascetta da elettricista e gettandone poi il corpo in un canale”.

Per i giudici il piccolo ha rovinato il piano mattutino di Veronica, che in preda alla rabbia l’ha ucciso:

“Qual era il “piano mattutino” di quel sabato di novembre di Veronica Panarello? Semplicemente quello di andare al corso di cucina al castello di Donnafugata, come poi in effetti ha fatto dopo aver ucciso suo figlio e nell’attesa di lanciare l’allarme davanti a quella scuola dove continua a dire di averlo accompagnato, o invece quello di qualche incontro clandestino con uno degli uomini che le chiacchiere di Santa Croce Camerina le attribuiscono ma dei quali gli inquirenti non hanno ancora trovato alcuna certezza?

La pista del presunto complice che potrebbe aver affiancato la donna in una delle fasi del delitto non è mai stata abbandonata dagli inquirenti. Di segreti, nella vita di questa giovane donna sola e psicologicamente fragile, ce n’era più d’uno e gli investigatori della squadra mobile ne hanno trovato traccia sui social network”.

 

Anche i social network rimangono un mistero. Il giorno prima dell’omicidio di Loris, Veronica aveva disattivato il profilo Facebook di cui il marito Davide Stival aveva la password:

“Veronica, ad esempio, aveva disattivato il suo profilo facebook, “Vero Nica” (del quale il marito Davide aveva la password), il giorno prima della morte di Loris e lo ha riattivato tre giorni dopo, ma nel suo telefonino è stata trovata traccia di accessi ad un altro profilo “coperto”. Perché e con chi comunicava Veronica con quel profilo e lo ha fatto quel giorno? Interrogativi senza risposta fino a quando da Palo Alto, in California, dove è sito il server di Facebook, non arriverà l’ok all’accesso all’account in questione. Ma fino a questo momento la richiesta partita da Ragusa non ha ottenuto alcuna risposta”.

 

(foto Ansa).