Andrea Loris Stival, mamma Carmela Anguzza difende Veronica Panarello in tv

di Redazione Blitz
Pubblicato il 18 Gennaio 2015 - 17:15 OLTRE 6 MESI FA
Andrea Loris Stival, mamma Carmela Anguzza difende Veronica Panarello in tv

Andrea Loris Stival, mamma Carmela Anguzza difende Veronica Panarello in tv

ROMA – Carmela Anguzza, mamma di Veronica Panarello, va a difendere la figlia a Domenica Live: la donna davanti a Barbara D’Urso ha detto di credere all’innocenza della figlia (accusata per l’omicidio di suo figlio Andrea Loris Stival) e ha accusato suo genero Davide Stival. L’uomo, secondo Carmela, prima avrebbe strappato la donna dalla propria famiglia e adesso ha invece abbandonato la moglie perché convinto della sua colpevolezza. Secondo Carmela Davide Stival dovrebbe invece tornare accanto alla moglie.

TENTATIVO DI SUICIDIO

“Veronica non ha mai tentato il suicidio. Aveva otto anni. Non voleva andare a scuola. L’ho portata alle maestre. Ha aperto la finestra dicendo mi butto, mi butto, ma poi mi ha detto che voleva solo venire a casa da me. Eravamo molto legate”.

VERONICA RINNEGA LA FAMIGLIA PER GLI STIVAL

“È andata a vivere con Davide. Da quel momento la famiglia Stival si è presa mia figlia. Per dieci anni. È nato Loris, io non c’ero. Ero andata tre giorni prima. Erano contenti sia lei che Davide. La famiglia di Davide non era d’accordo. Mia figlia mi disse che volevano farla abortire. Io le ho detto: loro non comandano niente, sei minorenne, siamo io e tuo padre che dobbiamo decidere, se vuoi lo puoi tenere. In ospedale noi non c’eravamo, come hanno fatto a firmare i documenti? Dopo un mese mi hanno portato il bambino a casa, ero contenta”.

Anche al momento del parto, Veronica non chiese mai di avere la madre accanto:

“Davide mi ha detto che lei non mi voleva, io mi sono arrabbiata, e ci sono andata. Sono sempre stata disponibile. Io vivo per i miei figli. Quando hanno portato Loris ero felice. Io non ho mai litigato con Veronica o Davide, io ho sempre aspettato. Poi non ci siamo più visti. Dopo qualche mese, ero in Comune, ho visto mia figlia con la suocera, mi ha detto che era venuta per cambiare lo stato di famiglia di Loris, che risultava nel mio, volevo oppormi ma era tutto in regola. Io non ho detto mai nulla, perché non volevo urtare mia figlia, volevo rispettarla”

IL GIORNO DELLA SCOMPARSA

“Mi ha chiamato Antonella, dicendo che era sparito Loris. Io ho detto: Loris chi? Il figlio di Veronica, ha detto lei. In quel momento hanno suonato alla porta. Era un investigatore, mi ha chiesto se avessi io Loris e mi ha chiesto di guardare. Hanno aperto i cassettoni, guardavano in casa. Cercavano il bambino. Ho chiesto dove fosse mia figlia. Mi hanno detto che era in macchina. Sono scesa, era l’ disperata, mi diceva: dove l’hai messo? Si stava sentendo male. Lì le sarei dovuta andare dietro, sarei dovuta andare a cercare il bambino”.

“Siamo andate in caserma. Molto prima che arrivassi in caserma, uno in piazza mi ha detto: tua figlia non ti vuole, non puoi andare. Ho pregato il maresciallo di farmi entrare. Non me lo hanno consentito. Dentro c’erano il mio ex-marito con la compagna, i suoceri. Io dico: mia figlia già non ci stava con la testa, era comprensibile, ma io dico che avevo bisogno della mamma. Non hanno voluto far entrare neanche mio figlio. Lei ha detto di non avere né madre, né fratelli”.

(foto Ansa).