Andrea Proietti Corvo, l’apocalittico: “Ma il pericolo non è il 21-12”

Pubblicato il 11 Dicembre 2012 - 20:04 OLTRE 6 MESI FA
Andrea Proietti Corvo

TERNI – La profezia dei Maya non gli interessa. Nonostante sia e si definisca uno degli Apocalittici Italiani, uno che ha sempre uno zaino pronto vicino alla porta di casa, dovesse arrivare una qualche catastrofe. Ma per Andrea Proietti Corvo “il 21 dicembre sicuramente non succederà nulla, però bisogna essere pronti ad affrontare quello che accadrà nei prossimi mesi”.

Ternano, 43 anni,  Proietti Corvo preferisce non essere chiamato un ”catastrofista”, anche se è uno degli ”Apocalittici italiani” pronti alla fine del mondo o a un cambio epocale per il pianeta Terra.

Per lui, però, i rischi e i pericoli si nascondono dietro fattori ben precisi: problemi geopolitici e macroeconomici, ma anche disastri ambientali e calamità naturali come terremoti, alluvioni, trombe d’aria. ”In ogni caso – spiega – cose che, in un modo o nell’altro, hanno dietro la mano dell’uomo”. Per questo vive con ”uno zaino sempre pronto vicino alla porta di casa, nel quale è contenuto tutto quello che serve a passare una notte fuori, e non solo: ad esempio un sacco a pelo, un ricambio, una bottiglia d’acqua, alimenti, un coltello, una torcia frontale e una mascherina”.

”Sono tutte cose – prosegue – che ti danno tranquillità e che consiglio di tenere a portata di mano a qualsiasi persona comune. Basta guardare i telegiornali per rendersi conto che le cose non vanno poi così bene o come spereremmo. Ritengo utile essere preparati, avere un bagaglio di emergenza, avere un programma da seguire. Io e mia sorella, ad esempio, ci siamo dati un punto di ritrovo in caso di pericolo. E poi sono utili delle radio e si deve essere pronti ad utilizzare un mezzo alternativo all’auto”.

Certo, Proietti Corvo – che oggi sostiene di vivere in una casa praticamente autosufficiente, anche grazie all’orto – è probabilmente più preparato di altri agli eventi. ”E’ vero – spiega -, da quando ho 14 anni faccio attività ad alto rischio che ti portano a contatto con la sopravvivenza, come alpinismo e arrampicate e mi alleno in montagna in varie parti d’Italia”. In questi giorni, in cui il 21 dicembre, si avvicina sempre di più, lui (che si definisce principalmente un blogger, da quando ne ha aperto uno del 2006) è chiamato da una parte all’altra dell’Italia per parlare delle sue teorie. A tutti dà la stessa rassicurazione. ”State tranquilli – sottolinea -, il 21 dicembre passera’. Piuttosto meglio temere per il giugno 2013, quando ci sara’ il picco massimo di un tempesta magnetica”. .