Angela Celentano, nuovo prelievo del dna ai genitori

di Redazione Blitz
Pubblicato il 21 Febbraio 2016 - 12:17 OLTRE 6 MESI FA
Angela Celentano (foto Ansa)

Angela Celentano (foto Ansa)

NAPOLI – Nelle prossime ore la polizia scientifica preleverà campioni di sangue ai genitori di Angela Celentano, Catello e Maria e alle sorelle Rosa e Naomi. Angela Celentano, scomparsa il 10 agosto 1996 sul monte Faito è ricercata da anni in tutto il mondo. La notizia è riportata da Napoli Today.

Gli investigatori messicani dal 2010 sono sulle tracce di Celeste Ruiz, la giovane che affermò di essere Angela e di non voler essere cercata. La richiesta è stata inviata alcune settimane fa dalla Procura generale messicana e, nei giorni scorsi, è arrivata sulla scrivania del gip del Tribunale di Torre Annunziata Giovanni De Angelis. Nelle scorse ore, su ordine del gip, gli agenti del commissariato di Sorrento hanno annunciato alla famiglia Celentano i prossimi prelievi. Si ipotizza che il dna dei Celentano serva ad aggiornare il materiale a disposizione degli investigatori messicani.

Sul caso di Angela Celentano l’Italia crede alla pista messicana. Il ministro della Giustizia Andrea Orlando ha confermato l’impegno degli investigatori nell’approfondire la vicenda delle email arrivate alla famiglia della bimba scomparsa nel 1996 da parte di una misteriosa Celeste Ruiz. Le indagini in questo Paese si erano interrotte nel 2013, ma ora riprenderanno. Angela Celentano è scomparsa il 10 agosto del 1996 mentre si trovava sul Monte Faito, in Campania, insieme alla famiglia. Presa e portata via da qualcuno che ancora non ha un nome. Nel 2011 la famiglia viene contattata via Facebook da una ragazza di nome Celeste Ruiz che dice di essersi riconosciuta nella foto e della storia della bambina italiana. Manda una foto di se stesa e la somiglianza c’è. Da allora parte una tormentata inchiesta della magistratura italiana insieme a quella giornalistica condotta dalla trasmissione Chi l’ha visto? Si scopre che le email arrivano da un account appartenente a un funzionario del Ministero della Giustizia messicano. In particolare, da uno dei figli di questa donna. Ma la storia, anche per la reticenza della famiglia messicana, resta un mistero.