Angelo Paris e Primo Greganti arrestati. Pm: “Cupola sugli appalti Expo”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 8 Maggio 2014 - 09:25 OLTRE 6 MESI FA
Angelo Paris e Primo Greganti arrestati. Accusa: tangenti sull'Expo di Milano

Primo Greganti in tv (foto Lapresse)

MILANO – Una “cupola” per gestire gli appalti pubblici in Lombardia, arrivando anche a condizionarne alcuni relativi all’Expo 2015. Con questa accusa sono state arrestate sette persone, tra cui Angelo Paris e Primo Greganti.  In manette sono finiti anche l’ex senatore di Forza Italia Luigi Grillo, l’ex  segretario amministrativo della dc milanese Gianstefano Frigerio, l’ex direttore generale di Infrastrutture Lombarde Antonio Rognoni, il mediatore Sergio Cattozzo e l’imprenditore Enrico Maltauro

L’accusa riguarda nello specifico una rete di presunte tangenti. La Procura ha emesso questi ordine d’arresto per episodi di turbativa d’asta e corruzione legati all’Expo.

Secondo il procuratore capo Edmondo Bruti Liberati in Lombardia esisteva una vera e propria cupola che condizionava gli appalti:

“la ‘cupola’ prometteva ”avanzamenti di carriera” grazie a ”protezioni politiche” a manager e pubblici ufficiali”.

Ad esempio Paris in un’intercettazione disse:

”Io vi do tutti gli appalti che volete se favorite la mia carriera”

In carcere è finito Angelo Paris, direttore della pianificazione acquisti della Expo 2015. Ordinanze di custodia in carcere anche per l’ex parlamentare della Democrazia Cristiana Gianstefano Frigerio, per l’ex parlamentare di Forza Italia Luigi Grillo, per Primo Greganti, storico esponente del Pci coinvolto in Mani Pulite, per l’intermediario Sergio Catozzo e per l’imprenditore Enrico Maltauro.

E’ stato raggiunto, invece, da un’ordinanza di arresti domiciliari Antonio Rognoni, ex Dg di Infrastrutture Lombarde, già arrestato nelle scorse settimane nell’ambito di un’altra inchiesta con al centro una serie di irregolarità negli appalti delle più importanti opere pubbliche in Lombardia, tra cui anche alcune gare relative all’Expo. L’inchiesta vedrebbe al centro una serie di fatti di turbativa d’asta e di corruzione relativi all’Expo e al processo ‘Città della salute‘. Le accuse, a vario titolo, sono di associazione per delinquere, turbativa d’asta e corruzione.

I pm hanno spiegato che Primo Greganti ”copriva e proteggeva le cooperative” e che la ”saldatura” tra Greganti e Gianstefano Frigerio ”proteggeva le imprese riconducibili a tutti gli schieramenti politici”.

Piero Colaprico e Emilio Randacio su Repubblica aggiungono altri dettagli sull’operazione:

La guardia di finanza è impegnata con 200 uomini nell’inchiesta dei pubblici ministeri del pool antimafia Claudio Gittardi e anticorruzione Antonio D’Alessio, coordinata da Ilda Boccassini e dallo stesso procuratore capo Edmondo Bruti Liberati.

A dar vita al blitz sono stati i rapporti occulti tra uomini della ‘ndrangheta e la sanità lombarda. Un troncone d’indagine aveva portato all’arresto di Massimo Guarischi, molto vicino all’ex governatore lombardo Roberto Formigoni.