Anis Hannachi indottrinò il fratello killer e guidò l’attentato di Marsiglia dall’Italia

di redazione Blitz
Pubblicato il 9 Ottobre 2017 - 12:38 OLTRE 6 MESI FA
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Anis Hannachi indottrinò il fratello killer e guidò l’attentato di Marsiglia dall’Italia

ROMA – Anis Hannachi, il giovane tunisino di 25 anni arrestato a Ferrara la sera di sabato 7 ottobre, sarebbe il responsabile dell’indottrinamento del fratello, il killer che alla stazione Saint-Charles di Marsiglia ha ucciso a coltellate le cugine Laure e Marianne, e avrebbe guidato dall’Italia quell’attentato, poi rivendicato dall’Isis. 

 

Anis Hannachi, che è ora accusato di partecipazione ad associazione terroristica e complicità nel delitto commesso dal fratello, aveva combattuto tra i foreign fighters arrivati da tutto il mondo in Siria per partecipare alla jihad al fianco dell’Isis. La scoperta, però, non arriva dall’intelligence italiana, ma dalle autorità francesi, secondo le quali Anis avrebbe indottrinato e provocato la radicalizzazione del fratello Ahmed.

Alle autorità italiane Anis non era noto come soggetto radicalizzato: nelle banche dati delle forze di polizia risultava solo il fotosegnalemento del 2014, quando poi fu respinto dall’Italia e rimandato in Tunisia. “Sono stati i colleghi francesi – ha spiegato Lamberto Giannini, il direttore dell’Antiterrorismo della Polizia – ha segnalarcelo come combattente del jihad nel contesto siro-iracheno”. Nelle file dei jihadisti, assieme ad altre migliaia di foreign fighters, Anis avrebbe militato per almeno due anni, dal 2014 al 2016.

La probabile presenza dell’uomo in Italia è stata segnalata dalle autorità francesi la sera del 3 ottobre e il 4 si è avuta la certezza che fosse nel nostro Paese, in Liguria. Hannachi è poi stato arrestato il 7 ottobre a Ferrara.

Al momento “non ci sono evidenze” che Anis Hannachi volesse compiere attentati in Italia, hanno sottolineato investigatori ed inquirenti. Al momento, inoltre, non sono emersi elementi che possano far ritenere che il giovane tunisino avesse “solidi appoggi” logistici a Ferrara, dove è stato rintracciato e fermato.