“Antinori mi offrì 2mila€ per gli ovuli, scappai” parla Lucy

"Antinori mi offrì 2mila€ per gli ovuli, scappai" parla Lucy
“Antinori mi offrì 2mila€ per gli ovuli, scappai” parla Lucy

ROMA – “Antinori mi offrì 2mila€ per gli ovuli, scappai”, parla Lucy. Molto bella e molto giovane, Lucia Sciliberto nota come Lucy, modella originaria di Messina, è il nome di una delle 23 donne presente nell’agenda sequestrata a Severino Antinori, il ginecologo finito nella bufera con l’accusa di aver prelevato gli ovuli di una giovane spagnola contro la sua volontà e per questo finito agli arresti per rapina e lesioni. Ha ammesso al Corriere della Sera, che ha preso visione dell’agenda e l’ha intervistata, che Antinori le avrebbe offerto 2mila euro per i suoi ovuli dopo essere stata contattata da Barbara Bella, una organizzatrice di eventi milanese.

Una donna che organizza eventi mi ha contattata e accompagnata nella clinica. Ho appena vent’anni, la vita e il mondo davanti; non voglio dir di no a niente e nessuno senza prima vedere, valutare di persona. Mi hanno promesso 1.500 euro. Pochi. Hanno rilanciato, arrivando a duemila. Ma qualcosa non mi rassicurava. Hanno insistito, con decisione. Mi hanno spiegato tutto, compreso il bombardamento ormonale. Ho domandato se potevo interrompere la cura nel caso in cui avessi iniziato a star male. Hanno risposto che non se ne parlava neanche, se il contratto partiva dovevo arrivare fino in fondo. Allora ho rinunciato. Sono scappata e non mi sono più fatta trovare. (Andrea Galli, Simona Ravizza, Corriere della Sera)

I cronisti hanno segnalato anche una giovane e bella ragazza cubana tra le ragazze dell’agenda: in effetti, la circostanza avvalora l’ipotesi di un commercio illecito di ovuli nella clinica di Antinori che prometteva anche a donne anziane con poche o nulle possibilità di rimanere incinte di avere un figlio. Tramite, è questa l’accusa, fecondazioni etrerologhe non autorizzate e con l’incentivo di un patrimonio genetico di qualità assicurato dall’avvenenza e dalla giovinezza delle “donatrici” a cottimo.

 

 

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