Antitrust, multa da 179 mila euro per Easyjet. La compagnia: “Si valuta ricorso”

Pubblicato il 19 Aprile 2010 - 17:03 OLTRE 6 MESI FA

L’Antitrust multa Easyjet. Secondo quanto stabilito dall”Autorità garante della concorrenza e del mercato la compagnia aerea Easyjet dovrà pagare 179mila euro a causa di quattro pratiche commerciali scorrette, ma già annuncia ricorso.

Motivo della sanzione sono state le misure adottate da Easyjet «per eliminare almeno parzialmente» le condotte contestate. Le sanzioni riguardano la procedura per il rimborso (45 mila euro), il servizio Speedy boarding (29 mila euro), il meccanismo di preselezione di servizi ulteriori e facoltativi, basato sul silenzio-assenso (85 mila euro) e le modalità di pubblicizzazione dei diritti del passeggero in caso di negato imbarco, volo cancellato o in ritardo di almeno due ore (20 mila euro).

La compagnia, non fornendo «un’informativa chiara, trasparente e facilmente accessibile» al consumatore sui casi e sulle modalità con le quali ottenere il rimborso di un biglietto non utilizzato, può indurlo a ritenere di non avere diritto al rimborso stesso e/o di non poterlo esercitare se non nel caso di annullamento della prenotazione entro le 24 ore e mediante contatto a un numero telefonico a pagamento.

«L’indicazione del ricorso al numero a pagamento (dal costo apprezzabile), in assenza di informazione su modalità alternative in realtà esistenti (rimborso on line), può indurre il consumatore a rinunciare al rimborso».

Secondo l’Antitrust «l’onerosità della procedura di rimborso appare preordinata a scoraggiare il consumatore nell’avanzare la richiesta o comunque a rendere vano l’esercizio di tale diritto». Per questa pratica scorretta la sanzione è stata pari a 45mila euro. Quanto alle modalità con le quali viene pubblicizzato il servizio opzionale Speedy Boarding, che consente ai passeggeri l’accesso prioritario sull’aeromobile e la scelta del posto a bordo: dalle evidenze acquisite – sottolinea il bollettino – risulta che tale servizio, in alcune infrastrutture aeroportuali, o comunque in alcune circostanze, non consente la priorità all’imbarco sull’aeromobile e la conseguente scelta del posto, ma soltanto una priorità nell’accesso ai varchi di controllo delle carte di imbarco e, dunque, all’accesso al bus navetta per il trasferimento all’aeromobile. Per questa pratica la sanzione è pari a 29mila euro.

Una sanzione, sempre per pratica scorretta, pari a 85mila euro riguarda invece il meccanismo di preselezione, basato sul silenzio-assenso, durante la prenotazione online del volo, di servizi ulteriori e facoltativi, quali la sottoscrizione di una polizza assicurativa per spese mediche, bagagli e annullamento della prenotazione e il trasporto di 1 bagaglio da stiva, offerto al prezzo di 11 euro a collo. Secondo l’Antitrust la particolare modalità di scelta prevista dalla compagnia è tale da indurre il consumatore a procedere all’acquisto di questi servizi aggiuntivi senza averne pienamente compreso la diversa natura.

Infine le modalità di pubblicizzazione, sul sito Internet della compagnia, dei diritti dei passeggeri in caso di negato imbarco, volo cancellato o volo ritardato di almeno due ore previste dal Regolamento comunitario. Le informazioni sul sito sono «difficili» da trovarsi e attengono invece a diritti fondamentali del passeggero. Per questa pratica la sanzione è stata pari a 20mila euro.

La compagnia aerea è pronta al ricorso: «Pur rispettando la pronuncia dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato, questa multa ci appare francamente sproporzionata rispetto alle condotte contestate e stiamo pertanto valutando di ricorrere in giudizio per far valere le nostre ragioni».

«Peraltro – aggiunge il regional general manager per il sud Europa, Francois Bacchetta – mi preme sottolineare come easyJet si sia sostanzialmente adeguata a quanto richiesto dall’Autorità con largo anticipo rispetto alla decisione della stessa». La compagnia aerea «è orgogliosa del servizio che è in grado di offrire ai propri clienti e continuerà ad offrire tariffe molto convenienti anche in futuro ed esprime inoltre l’auspicio che l’Autorità garante possa presto occuparsi anche del reale problema dei consumatori in Italia, ovvero della mancanza di competizione e delle tariffe esorbitanti applicate su alcune importanti tratte interne come la Milano Linate-Roma Fiumicino».