Antonio De Marco, il diario del killer di Lecce: “Farò a pezzi Daniele”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 2 Novembre 2020 - 13:24 OLTRE 6 MESI FA
Antonio De Marco, il diario del killer di Lecce: "Farò a pezzi Daniele"

Antonio De Marco, il diario del killer di Lecce: “Farò a pezzi Daniele” (Foto Ansa)

“Prima di Daniele ucciderò una donna”. Le parole di Antonio De Marco in un diario consegnato agli inquirenti.

Il killer di Daniele De Santis ed Eleonora Manta aveva un diario, un diario in cui Antonio De Marco ha scritto le sue intenzioni. “Mercoledì ho avuto una crisi mentre stringevo un cuscino. Ho pensato che, a differenza mia, gli altri abbracciano delle vere ragazze e così sono scoppiato a piangere”.

“Ho comprato qualche attrezzo…voglio uccidere qualcuno, voglio farlo a pezzi. Ho accettato la stanza, nella stessa casa di F., e ho già le chiavi e da qui, quando andrò via, potrò uccidere Daniele…mi piacerebbe una donna per prima, ma penso che così sarà una buona base di partenza”, scriveva l’assassino dei fidanzati leccesi il 7 agosto scorso nel suo diario. Parole riportate dall’Ansa.

Un diario che nei giorni scorsi è stato consegnato agli inquirenti salentini. Dalle sue annotazioni emergono l’angoscia, la fragilità e i pensieri omicidi del 21enne di Casarano, che lo scorso 21 settembre ha assassinato con una sessantina di coltellate i due. Frasi sconclusionate sulle quali ora la difesa punta per ottenere una perizia psichiatrica.

Antonio, studente di Scienze infermieristiche a Lecce, parla anche della “bestia” che sente dentro di sé quando piange. Una bestia che altro non è che la rabbia, l’odio e il desiderio di vendetta. Una bestia che gli chiede di uccidere qualcuno, di fare a pezzi un corpo. Il 21enne aveva cominciato a scrivere il suo diario segreto circa un anno fa. In apertura annota in stampatello e con la penna rossa: “Motivi per cui noi non siamo normali”. E poi stila un elenco di sensazioni che prova: “Parlare sempre al plurale; la bestia che sento dentro quando piango; il rifiuto dei 18 anni”.

L’annotazione scritta a matita

Sempre nel diario c’è un’annotazione a matita che fa riferimento ad un intervento chirurgico che il giovane aveva subito tempo prima alla colonna vertebrale: “Il fatto di aver voluto morire sotto i ferri (e non solo)”. C’è poi un altro stralcio, che risale al 29 dicembre scorso: “Oggi sto male. Non so perché, ma oggi non mi sento bene. Vorrei provare ad andare avanti ma non ci riesco. Non voglio piangere”.

“Ogni giorno che passa – scrive – sembra che divento sempre meno amato, ma che ci posso fare? Non è colpa mia se nessuna mi ama! Ci sono tanti …ni e teste di c… con un carattere di m… che hanno sempre tutte le ragazze che vogliono. E io che sono gentile con tutti non ricevo mai niente! Qualcuno dovrà pagare, non mi importa chi, perché non sono amato? Perché non posso avere una ragazza?”.

Ucciderò tutte le tr… di questo mondo, le ragazze perché sono solo delle tr…, ma perché nessuno mi vuole?”. E ancora: “Io non voglio essere così, non voglio diventare così, non voglio, che cosa posso fare? Mi dimostro disponibile con tutti, sorrido a tutti, perché nessuno mi ama?”. (Fonte Ansa).