La storia del pastore sardo che ha spillato 1 milione a Berlusconi

Pubblicato il 15 Giugno 2011 - 20:26 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Un pastore sardo che riesce a spillare un milione di euro a Silvio Berlusconi grazie ad alcune pecore. Sembra l’incipit di una barzelletta e invece è una storia vera, raccontata da Franco Bechis su Libero.

Antonio Murgia inizia negli anni Ottanta a portare al pascolo le sue pecore in un terreno vicino Olbia di proprietà di Edilizia Alta Italia, società riconducibile al gruppo Fininvest. Quello stesso terreno è destinato alla costruzione di Costa Turchese, impegnativo progetto edilizio, per questo i manager cercano più volte di allontanare Murgia. Ma lui non demorde, passano gli anni e lui rivendica quel terreno come suo per via della legge sull’uso capione.

Partono i ricorsi, la vicenda finisce al tribunale di Tempio-Pausania. Passano gli anni, le pecore figliano e il pascolo di Murgia si allarga ulteriormente occupando circa 83 ettari. E di Costa Turchese non si fa niente per via del contenzioso in atto.

E come è finita lo racconta Bechis: “Alla fine proprio prima che il pastore morisse i manager di Berlusconi hanno provato ad alzare la posta. Che – lo rivela il bilancio 2010 di Edilizia Alta Italia – è costato assai salato: 891.812 euro “per la definizione stragiudiziale del contenzioso intentato ai danni della società riguardante l’intervenuto diritto di usucapione su una rilevante quota dei terreni di proprietà”. Una botta per la società, costretta infatti a chiudere l’anno con un rosso di quasi un milione di euro”.