Aosta. Ex pm Longarini resta ai domiciliari: “Viaggio in Marocco una leggerezza”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 8 Febbraio 2017 - 09:19 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Aosta. Ex pm Longarini resta ai domiciliari: “Viaggio in Marocco una leggerezza”. Resta ai domiciliari l’ex pm e procuratore capo facente funzioni di Aosta Pasquale Longarini: la sua posizione si è addirittura aggravata dopo l’interrogatorio. Sul viaggio in Marocco pagato da due imprenditori “il dottor Longarini non è stato in grado di fornire alcuna spiegazione, limitandosi a definire il fatto ‘una leggerezza’ da lui commessa”.

E’ quanto si legge nell’ordinanza di rigetto di revoca o sostituzione di misura coercitiva firmata dal gip Giuseppina Barbara dopo la richiesta dei legali dell’ex pm di Aosta Pasquale Longarini e dell’imprenditore Gerardo Cuomo. Tale viaggio “di piacere” – hanno ammesso i due arrestati – è stato effettuato nello scorso mese di settembre assieme a Claudio Leo Personettaz, altro imprenditore valdostano con interessi immobiliari nella Repubblica Ceca.

Le spese sono state sostenute dai due imprenditori. Riguardo all’ipotesi di reato di favoreggiamento per aver comunicato a Cuomo che era sotto indagine della Dda per le sue frequentazioni con personaggi legati alla ‘ndrangheta, il gip scrive: “Appare oltremodo strano che Longarini, avendo appreso dei rapporti tra Cuomo e Nirta, invece di interrompere o diradare i rapporti con l’imprenditore campano, non solo abbia continuato a frequentarlo assiduamente fino al giorno dell’arresto ma lo abbia ‘segnalato’ quale fornitore del famigerato hotel di Courmayeur e abbia accettato di farsi pagare da lui viaggio e soggiorno in Marocco”.

Longarini derubrica a «una leggerezza» il viaggio in Marocco pagatogli da Cuomo e da un altro imprenditore, e propone una spiegazione dei due bonifici per 55.000 euro ricevuti da un imprenditore. Costui vendette anni fa l’immobile che contiene anche l’appartamento del pm e che in seguito manifestò problemi al tetto tali da richiedere lavori di sistemazione, sicché i bonifici sarebbero il generoso rimborso dei costi spontaneamente offerto dal venditore: selettivo però nella propria generosità, posto che avrebbe ritenuto di rimborsare le spese solo al pm e non anche agli altri condomini. (Luigi Ferrarella, Corriere della Sera)